Global Risks Report, i rischi di un mondo in frantumi
Presentato lo studio annuale (20esima edizione) a cura del World Economic Forum, in collaborazione con Marsh e Zurich. I conflitti armati tra Stati sono al primo posto nella classifica delle minacce globali per il 2025 e il 2026
Rischi di frammentazione di un mondo inquieto, stritolato dalle sfide geopolitiche sullo sfondo della crisi climatica e delle minacce che provengono dalla disinformazione e da uno sviluppo tecnologico incontrollabile. Questa la sintesi della 20esima edizione del Global Risks Report del World Economic Forum, presentata oggi, 15 gennaio, in collaborazione con Marsh e Zurich. Lo studio ritrae un panorama globale sempre più frammentato, in cui l'instabilità impedisce il dispiegamento di un progresso giusto e condiviso.
Quest'anno i rischi economici hanno un'evidenza meno immediata nei risultati dell'indagine, ma rimangono una preoccupazione interconnessa con le tensioni sociali e geopolitiche. I conflitti armati tra Stati sono al primo posto nella classifica dei rischi globali per il 2025 e il 2026, con quasi un quarto degli intervistati che li considera la preoccupazione maggiore. Per il secondo anno consecutivo, disinformazione e false notizie restano tra i principali rischi di breve termine: persiste, in relazione a questi, la minaccia alla coesione sociale e alla governance.
I rischi ambientali, come accennato, dominano l’orizzonte di lungo periodo, con eventi meteorologici estremi, scomparsa della biodiversità, collasso degli ecosistemi, scarsità di risorse naturali in cima alla classifica dei maggiori rischi percepiti per i prossimi dieci anni. L'inquinamento preoccupa per la minaccia significativa, anche nel breve termine, alla salute umana e agli ecosistemi.
Secondo Mirek Dušek, managing director del World Economic Forum, "in un mondo segnato da divisioni sempre più profonde e rischi a cascata, i leader globali hanno una scelta: promuovere la collaborazione e la resilienza o affrontare un'instabilità crescente. La posta in gioco non è mai stata così alta".
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