Professionisti, ancora 12 mesi per adempiere all’obbligo assicurativo
I consigli nazionali avranno tempo fino al 13 agosto 2013 per negoziare le convenzioni collettive
28/08/2012
Poco più di una settimana prima della data stabilita per l'entrata in vigore della norma che sanciva l'obbligo per i professionisti di dotarsi di una polizza assicurativa sulla responsabilità civile, il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento che ne posticipa il termine di dodici mesi. Per i consigli nazionali o i collegi e l'ente previdenziale di categoria ci sarà dunque tempo fino al 13 agosto del prossimo anno per stipulare adeguate convenzioni collettive.
Sembra una proroga consistente - fa notare Giorgio Moroni, consigliere di Aon e responsabile nazionale del Team professional services -, ma in realtà è un arco temporale appena sufficiente per consentire il rispetto dell'obbligo assicurativo. I consigli nazionali devono partire già a settembre, considerato che in qualche caso gli affidamenti dei servizi assicurativi dovranno essere aggiudicati tramite gara europea".
Il Dpr in oggetto contiene anche alcune rilevanti precisazioni: in primis non subordina l'obbligo della copertura assicurativa all'iscrizione all'Ordine, ma lo riferisce unicamente all'esercizio dell'attività professionale. "Una sottolineatura importante perché alcune attività professionali possono essere svolte anche se lo stato giuridico dell'iscritto è quello di dipendente, quindi sostenere tout court che il dipendente non deve assicurarsi non sempre funziona" spiega Moroni. In secondo luogo dà particolare rilievo alle convenzioni collettive, per negoziare le quali l'efficacia dell'obbligo è stata appunto posticipata di un anno. A questo proposito, precisa Aon, è opportuno ribadire che per convenzioni collettive si intendono "sia le polizze collettive con oneri a carico degli Ordini o degli enti previdenziali; sia le convenzioni ad adesione individuale".
Il regolamento ministeriale prevede che le condizioni generali delle polizze possano essere negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti in modo da ottenere da un lato migliori condizioni e dall'altro che tutti i professionisti siano assicurati a condizioni
uniformi.
In Italia, il consiglio nazionale del notariato, attraverso il broker Aon, si è già mosso in questa direzione, e altri stanno verificando la realizzabilità di questa strada che potrebbe portare sviluppi positivi anche per le categorie, come quella dei medici, attualmente più esposte al problema della sottoassicurazione.
Sembra una proroga consistente - fa notare Giorgio Moroni, consigliere di Aon e responsabile nazionale del Team professional services -, ma in realtà è un arco temporale appena sufficiente per consentire il rispetto dell'obbligo assicurativo. I consigli nazionali devono partire già a settembre, considerato che in qualche caso gli affidamenti dei servizi assicurativi dovranno essere aggiudicati tramite gara europea".
Il Dpr in oggetto contiene anche alcune rilevanti precisazioni: in primis non subordina l'obbligo della copertura assicurativa all'iscrizione all'Ordine, ma lo riferisce unicamente all'esercizio dell'attività professionale. "Una sottolineatura importante perché alcune attività professionali possono essere svolte anche se lo stato giuridico dell'iscritto è quello di dipendente, quindi sostenere tout court che il dipendente non deve assicurarsi non sempre funziona" spiega Moroni. In secondo luogo dà particolare rilievo alle convenzioni collettive, per negoziare le quali l'efficacia dell'obbligo è stata appunto posticipata di un anno. A questo proposito, precisa Aon, è opportuno ribadire che per convenzioni collettive si intendono "sia le polizze collettive con oneri a carico degli Ordini o degli enti previdenziali; sia le convenzioni ad adesione individuale".
Il regolamento ministeriale prevede che le condizioni generali delle polizze possano essere negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti in modo da ottenere da un lato migliori condizioni e dall'altro che tutti i professionisti siano assicurati a condizioni
uniformi.
In Italia, il consiglio nazionale del notariato, attraverso il broker Aon, si è già mosso in questa direzione, e altri stanno verificando la realizzabilità di questa strada che potrebbe portare sviluppi positivi anche per le categorie, come quella dei medici, attualmente più esposte al problema della sottoassicurazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥