Sport invernali, in Europa solo uno sciatore su due usa il casco
Il dato emerge da una ricerca condotta da Erv in tema di sicurezza sulla neve
01/02/2013
Proteggersi adeguatamente durante la pratica di attività sportive è un modo per divertirsi con molta più tranquillità. Purtroppo non tutti sono di questo avviso. Prendiamo ad esempio lo sci: solo la metà degli sciatori europei utilizza il casco sulle piste. E questo nonostante questo tipo di protezione sia già obbligatoria (almeno in Italia) per i minori di 14 anni. Il dato è emerso da una ricerca sul tema della sicurezza sulla neve condotta da Erv in nove Paesi europei.
I più prudenti risultano essere i tedeschi, con il 65% degli adulti che indossa il casco prima di scendere in pista, mentre i più insofferenti a questo tipo di protezione sono i polacchi, con circa il 20%. L'Italia rientra nella media degli altri Paesi europei coinvolti nell'indagine, tra il 45 e il 52%. I tedeschi e gli svedesi sono molto prudenti anche per quanto riguarda l'utilizzo del casco per i bambini: sebbene nei loro rispettivi paesi non sia obbligatorio, la percentuale di utilizzo è del 90%.
Nel complesso si riscontra, dunque, una certa leggerezza degli europei nei confronti del loro rapporto con gli sport invernali. Senza tener conto delle conseguenze di eventuali incidenti. Secondo una ricerca svedese del 2009, ad esempio, circa uno sciatore su sette si fa male, e nella maggioranza dei casi si tratta di incidenti che non permettono allo sciatore infortunato di praticare l'attività sportiva per tutto il resto della vacanza.
Nonostante i dati - spiega Christian Perego, responsabile marketing e comunicazione di Erv Italia - qualcosa sta cambiando, almeno in Italia. Gli sciatori italiani sembrano più sensibili al fattore sicurezza sulle piste, e aumentano coloro che si assicurano al riguardo, come abbiamo notato riscontrano ottime performance di vendita delle nostre polizze Vacanza & Sport Neve e Sci Sicuro".
I più prudenti risultano essere i tedeschi, con il 65% degli adulti che indossa il casco prima di scendere in pista, mentre i più insofferenti a questo tipo di protezione sono i polacchi, con circa il 20%. L'Italia rientra nella media degli altri Paesi europei coinvolti nell'indagine, tra il 45 e il 52%. I tedeschi e gli svedesi sono molto prudenti anche per quanto riguarda l'utilizzo del casco per i bambini: sebbene nei loro rispettivi paesi non sia obbligatorio, la percentuale di utilizzo è del 90%.
Nel complesso si riscontra, dunque, una certa leggerezza degli europei nei confronti del loro rapporto con gli sport invernali. Senza tener conto delle conseguenze di eventuali incidenti. Secondo una ricerca svedese del 2009, ad esempio, circa uno sciatore su sette si fa male, e nella maggioranza dei casi si tratta di incidenti che non permettono allo sciatore infortunato di praticare l'attività sportiva per tutto il resto della vacanza.
Nonostante i dati - spiega Christian Perego, responsabile marketing e comunicazione di Erv Italia - qualcosa sta cambiando, almeno in Italia. Gli sciatori italiani sembrano più sensibili al fattore sicurezza sulle piste, e aumentano coloro che si assicurano al riguardo, come abbiamo notato riscontrano ottime performance di vendita delle nostre polizze Vacanza & Sport Neve e Sci Sicuro".
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