Elementi di novità dai corsi di inglese via internet
L’esempio dell’evoluzione del mercato dei corsi di lingua presenta spunti di riflessione utili anche a chi lavora per il rinnovamento in campo assicurativo. Innovazione di prodotto e aumento della domanda sono sempre le condizioni essenziali
03/06/2013
In questo articolo affrontiamo l'evoluzione del mercato dei corsi di lingua a seguito dell'introduzione di nuove tecnologie con l'obiettivo di trarre alcune considerazioni potenzialmente valide anche in ambito assicurativo.
Prima di Internet, offerta limitata e geograficamente localizzata
Le modalità tradizionali di apprendimento delle lingue sono piuttosto limitate.
Nella fascia bassa del mercato si collocano cd e materiale cartaceo, acquistabili prevalentemente in edicola o in libreria.
Nella fascia intermedia si collocano i corsi di lingue offerti dalle scuole private sul territorio italiano (individuali e di gruppo) tipicamente pomeridiani e serali (e talora con insegnanti madrelingua).
Nella fascia alta si collocano i corsi di inglese all'estero prevalentemente in scuole private, con permanenza in college o in famiglia.
L'offerta tradizionale risulta abbastanza limitata e cara, rendendo giustificabile l'apprendimento di una lingua straniera prevalentemente per motivi professionali o curricolari.
Aumento della mobilità grazie alla diffusione del Web
A partire dalla metà anni '90 la diffusione di Internet tra le famiglie italiane ha dato accesso a enormi quantità di contenuti in lingua straniera (prevalentemente in inglese), allargando di conseguenza la domanda di corsi di lingue anche ad un'utenza con finalità extra-professionali.
Inoltre la diffusione delle compagnie aeree a basso costo ha dato a molti italiani la possibilità di viaggiare in Europa a prezzi contenuti. Questa nuova tipologia di turista individuale ha dovuto imparare a destreggiarsi con le difficoltà del viaggio, a volte con conoscenza delle lingue molto rudimentale. La maggiore mobilità internazionale con i voli low cost ha determinato una maggiore motivazione all'apprendimento delle lingue da parte di un consumatore con minori possibilità di spesa. Questa nuova utenza, abituata a utilizzare la rete per organizzare i propri viaggi, cerca qualcosa di più interattivo rispetto ai tradizionali frasari e vocabolari utilizzati tradizionalmente nei viaggi.
Nascita delle piattaforme on li ne per l'apprendimento di lingue
Per soddisfare questo nuovo segmento di clientela, nel 2007, nascono negli Stati Uniti e in Europa le prime piattaforme on line per l'autoapprendimento delle lingue straniere: Livemocha (Stati Uniti), Babbel (Germania) e Busuu (Spagna).
All'inizio sono gratuite, ma successivamente passano a richiedere un abbonamento mensile agli utenti: i prezzi online sono bassi (a partire da cinque euro al mese) rendendo il servizio accessibile a tutti. Ciò è reso possibile dal fatto che non c'è bisogno di produrre e distribuire il materiale su supporto fisico.
Queste nuove piattaforme riscuotono immediatamente un notevole successo (Babbel e Busuu hanno attualmente 45 milioni di utenti) anche grazie all'offerta di servizio multipiattaforma (incluse le app per iPhone, iPad e Android).
A seguito del successo di questi nuovi operatori, anche quelli tradizionali come De Agostini lanciano una propria offerta online.
Nuova domanda o domanda di sostituzione?
Il mercato dei corsi online sta cannibalizzando quello dei corsi cartacei e su cd? Non vi sono dati disponibili per il mercato europeo, mentre per il mercato americano, Rosetta Stone, il maggior operatore nei corsi di lingue su cd, dichiara che negli ultimi due anni a fronte di vendite di corsi tradizionali sostanzialmente stabili, il numero degli utenti online è quadruplicato. Quindi il self learning online ha allargato l'utenza a fasce prima non servite.
Impatto della tecnologia sulla fascia media del mercato
Nella fascia media del mercato sono nate delle piattaforme online di professori privati di madrelingua che offrono lezioni individuali e di gruppo in videoconferenza, usando Skype o simili. I professori si trovano di solito in un paese terzo, ad esempio, per l'inglese, la Gran Bretagna, l'Australia o gli Stati Uniti.
I prezzi di queste offerte sono sostanzialmente allineati a quelli dei tradizionali corsi di inglese, quindi la loro value proposition è la comodità, cioè l' accesso al servizio anche da luoghi (per esempio città di provincia) e fasce orarie (la sera e nel week-end) non coperti dall'offerta tradizionale. Non potrebbe essere altrimenti, visto che la tecnologia, in questo modello, è un fattore abilitante del servizio che non modifica in modo significativo la struttura di costo.
Esempi di queste piattaforme (ve ne sono molte altre) includono Mycyberteacher, Myngle o EnglishforItaly. È interessante notare che queste piattaforme sono cresciute meno rispetto a quelle di self-learning, visto che la proposition di comodità tende di solito a rivolgersi ad un'utenza di nicchia.
Le possibilità di upselling
L'offerta di self learning on-line e quella con insegnante in remoto sono complementari: a testimonianza di ciò De Agostini ha avviato una partnership con Myngle, per cui i clienti interessati ad approfondire l'apprendimento della lingua, possono passare a un corso o a un insegnante privato online di Myngle, dopo aver effettuato tutto o parte del corso di self learning online di De Agostini. Inoltre alcuni operatori hanno anche accordi per promuovere corsi di lingue all'estero sulle proprie piattaforme e vendono le lead degli studenti interessati alle scuole, visto che sono in grado di generare contatti utili a costi contenuti.
Spunti per il settore assicurativo
1. L'innovazione di processo aiuta, ma non ha impatti tanto dirompenti quanto l'innovazione di prodotto;
2. Il successo è determinato dalla domanda, non dall'offerta, ed è in grado di rispondere a un bisogno reale e latente della base clienti (o prospect);
3. I modelli di self-service a elevata automazione e con elevato numero di utenti consentono di abbassare il costo del servizio (e quindi il prezzo al cliente finale);
4. I modelli di self-service funzionano in situazioni di domanda latente;
5. Anche in caso di domanda di sostituzione, modelli di self service possono offrire benefici rilevanti per gli operatori, qualora la redditività marginale sia superiore rispetto al modello full service;
6. Nuovo ed esistente possono coesistere e lavorare in partnership, se vengono realizzati i corretti sistemi di incentivi.
Prima di Internet, offerta limitata e geograficamente localizzata
Le modalità tradizionali di apprendimento delle lingue sono piuttosto limitate.
Nella fascia bassa del mercato si collocano cd e materiale cartaceo, acquistabili prevalentemente in edicola o in libreria.
Nella fascia intermedia si collocano i corsi di lingue offerti dalle scuole private sul territorio italiano (individuali e di gruppo) tipicamente pomeridiani e serali (e talora con insegnanti madrelingua).
Nella fascia alta si collocano i corsi di inglese all'estero prevalentemente in scuole private, con permanenza in college o in famiglia.
L'offerta tradizionale risulta abbastanza limitata e cara, rendendo giustificabile l'apprendimento di una lingua straniera prevalentemente per motivi professionali o curricolari.
Aumento della mobilità grazie alla diffusione del Web
A partire dalla metà anni '90 la diffusione di Internet tra le famiglie italiane ha dato accesso a enormi quantità di contenuti in lingua straniera (prevalentemente in inglese), allargando di conseguenza la domanda di corsi di lingue anche ad un'utenza con finalità extra-professionali.
Inoltre la diffusione delle compagnie aeree a basso costo ha dato a molti italiani la possibilità di viaggiare in Europa a prezzi contenuti. Questa nuova tipologia di turista individuale ha dovuto imparare a destreggiarsi con le difficoltà del viaggio, a volte con conoscenza delle lingue molto rudimentale. La maggiore mobilità internazionale con i voli low cost ha determinato una maggiore motivazione all'apprendimento delle lingue da parte di un consumatore con minori possibilità di spesa. Questa nuova utenza, abituata a utilizzare la rete per organizzare i propri viaggi, cerca qualcosa di più interattivo rispetto ai tradizionali frasari e vocabolari utilizzati tradizionalmente nei viaggi.
Nascita delle piattaforme on li ne per l'apprendimento di lingue
Per soddisfare questo nuovo segmento di clientela, nel 2007, nascono negli Stati Uniti e in Europa le prime piattaforme on line per l'autoapprendimento delle lingue straniere: Livemocha (Stati Uniti), Babbel (Germania) e Busuu (Spagna).
All'inizio sono gratuite, ma successivamente passano a richiedere un abbonamento mensile agli utenti: i prezzi online sono bassi (a partire da cinque euro al mese) rendendo il servizio accessibile a tutti. Ciò è reso possibile dal fatto che non c'è bisogno di produrre e distribuire il materiale su supporto fisico.
Queste nuove piattaforme riscuotono immediatamente un notevole successo (Babbel e Busuu hanno attualmente 45 milioni di utenti) anche grazie all'offerta di servizio multipiattaforma (incluse le app per iPhone, iPad e Android).
A seguito del successo di questi nuovi operatori, anche quelli tradizionali come De Agostini lanciano una propria offerta online.
Nuova domanda o domanda di sostituzione?
Il mercato dei corsi online sta cannibalizzando quello dei corsi cartacei e su cd? Non vi sono dati disponibili per il mercato europeo, mentre per il mercato americano, Rosetta Stone, il maggior operatore nei corsi di lingue su cd, dichiara che negli ultimi due anni a fronte di vendite di corsi tradizionali sostanzialmente stabili, il numero degli utenti online è quadruplicato. Quindi il self learning online ha allargato l'utenza a fasce prima non servite.
Impatto della tecnologia sulla fascia media del mercato
Nella fascia media del mercato sono nate delle piattaforme online di professori privati di madrelingua che offrono lezioni individuali e di gruppo in videoconferenza, usando Skype o simili. I professori si trovano di solito in un paese terzo, ad esempio, per l'inglese, la Gran Bretagna, l'Australia o gli Stati Uniti.
I prezzi di queste offerte sono sostanzialmente allineati a quelli dei tradizionali corsi di inglese, quindi la loro value proposition è la comodità, cioè l' accesso al servizio anche da luoghi (per esempio città di provincia) e fasce orarie (la sera e nel week-end) non coperti dall'offerta tradizionale. Non potrebbe essere altrimenti, visto che la tecnologia, in questo modello, è un fattore abilitante del servizio che non modifica in modo significativo la struttura di costo.
Esempi di queste piattaforme (ve ne sono molte altre) includono Mycyberteacher, Myngle o EnglishforItaly. È interessante notare che queste piattaforme sono cresciute meno rispetto a quelle di self-learning, visto che la proposition di comodità tende di solito a rivolgersi ad un'utenza di nicchia.
Le possibilità di upselling
L'offerta di self learning on-line e quella con insegnante in remoto sono complementari: a testimonianza di ciò De Agostini ha avviato una partnership con Myngle, per cui i clienti interessati ad approfondire l'apprendimento della lingua, possono passare a un corso o a un insegnante privato online di Myngle, dopo aver effettuato tutto o parte del corso di self learning online di De Agostini. Inoltre alcuni operatori hanno anche accordi per promuovere corsi di lingue all'estero sulle proprie piattaforme e vendono le lead degli studenti interessati alle scuole, visto che sono in grado di generare contatti utili a costi contenuti.
Spunti per il settore assicurativo
1. L'innovazione di processo aiuta, ma non ha impatti tanto dirompenti quanto l'innovazione di prodotto;
2. Il successo è determinato dalla domanda, non dall'offerta, ed è in grado di rispondere a un bisogno reale e latente della base clienti (o prospect);
3. I modelli di self-service a elevata automazione e con elevato numero di utenti consentono di abbassare il costo del servizio (e quindi il prezzo al cliente finale);
4. I modelli di self-service funzionano in situazioni di domanda latente;
5. Anche in caso di domanda di sostituzione, modelli di self service possono offrire benefici rilevanti per gli operatori, qualora la redditività marginale sia superiore rispetto al modello full service;
6. Nuovo ed esistente possono coesistere e lavorare in partnership, se vengono realizzati i corretti sistemi di incentivi.
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