Nasce Italiana Valutazione Rischi: società di brokeraggio per la valorizzazione del Made in Italy
Al vertice Fabio Cerchiai, Francesco G. Paparella e Sergio Corbello
22/02/2012
Frutto dell'esperienza di tre leader del mondo assicurativo e del welfare, Ivr, Italiana Valutazione Rischi, è nata ieri, ma pensa già in grande. L'obiettivo dichiarato del presidente Fabio Cerchiai, dell'Amministratore Delegato Francesco G. Paparella e del Consigliere Delegato Sergio Corbello è quello di far diventare Ivr un player di riferimento del mercato del brokeraggio assicurativo italiano entro tre anni. La finalità sarà la valorizzazione dei contenuti altamente professionali e della capacità innovativa tipici del Made in Italy", innovando il mercato dei servizi di consulenza assicurativa e risk management per competere con i grandi gruppi internazionali.
"Il mercato italiano è dominato dalle tre multinazionali del brokeraggio che nei rami Danni gestiscono circa 4,5 miliardi di euro, il 20% di quanto complessivamente intermediato dai broker", ha spiegato il presidente Cerchiai. "Il processo di concentrazione avvenuto negli ultimi anni ha aperto ampi spazi di manovra con la fuoruscita di alcune società a matrice nazionale che in termini di provvigioni valevano circa 50 milioni di euro. Ivr si pone l'obiettivo strategico di acquisire una significativa quota di mercato".
Il capitale sociale di partenza di Ivr è di 300mila euro, ma il Piano di sviluppo per il triennio 2012-2014 prevede l'allargamento della compagine sociale per il 2013, attraverso l'acquisizione di nuove società, ma anche introiettando intermediari indipendenti disponibili a condividere il progetto conferendo la propria attività in IVR. Al momento IVR ha aperto la sua sede a Roma, entro la fine dell'anno è prevista l'inaugurazione di nuovi uffici milanesi, per arrivare nel 2018 a dieci sedi attive nei principali distretti industriali del Paese.
"Il mercato italiano è dominato dalle tre multinazionali del brokeraggio che nei rami Danni gestiscono circa 4,5 miliardi di euro, il 20% di quanto complessivamente intermediato dai broker", ha spiegato il presidente Cerchiai. "Il processo di concentrazione avvenuto negli ultimi anni ha aperto ampi spazi di manovra con la fuoruscita di alcune società a matrice nazionale che in termini di provvigioni valevano circa 50 milioni di euro. Ivr si pone l'obiettivo strategico di acquisire una significativa quota di mercato".
Il capitale sociale di partenza di Ivr è di 300mila euro, ma il Piano di sviluppo per il triennio 2012-2014 prevede l'allargamento della compagine sociale per il 2013, attraverso l'acquisizione di nuove società, ma anche introiettando intermediari indipendenti disponibili a condividere il progetto conferendo la propria attività in IVR. Al momento IVR ha aperto la sua sede a Roma, entro la fine dell'anno è prevista l'inaugurazione di nuovi uffici milanesi, per arrivare nel 2018 a dieci sedi attive nei principali distretti industriali del Paese.
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