Covid-19: imprese a rischio infiltrazioni criminali
Per ridurre la possibilità di essere coinvolti in situazioni ai limiti della legalità le imprese possono utilizzare strumenti specifici di monitoraggio delle banche dati
20/05/2020
Da più voci nelle ultime settimane si è sentito dire che la difficile situazione economica generata dalla pandemia può aprire la strada alle infiltrazioni della criminalità organizzata e ad un aumento delle frodi e degli schemi di riciclaggio, creando un pericolo per imprese ed istituzioni finanziarie. L’interesse della malavita va non solo verso i settori in difficoltà, dove è più facile fare “buoni affari”, ma anche verso i settori che da questo contesto stanno ottenendo risultati economici superiori al periodo precedente.
Il tema è stato trattato nel corso del webinar “Riciclaggio e Infiltrazioni della criminalità organizzata: nuovi indicatori di rischio”, organizzato da Anra in collaborazione con Bureau van Dijk, e la partecipazione del Laboratorio Transcrime dell’Università Cattolica, e dell’Università di Palermo.
Nello scenario attuale, si riscontrano principalmente 3 macro-aree a rischio: settori ed imprese con difficoltà a livello patrimoniale, rese vulnerabili dalla crisi, come ristorazione, alberghiero, turismo, trasporti; settori che la crisi ha reso attraenti, come quello farmaceutico, delle imprese di pulizia, dei beni alimentari, della logistica; e, infine, anche i sussidi e finanziamenti pubblici, ambito di potenziali frodi e schemi di riciclaggio.
Il rischio nasce dalla burocratizzazione
In molti casi e in particolare in settori già in precedenza fortemente esposti al condizionamento mafioso, come quello logistico, l’evoluzione di questi rischi comporta un processo di accelerazione dei fenomeni di investimento criminali, ai quali si rende necessario far fronte con una revisione decisa e profonda dei sistemi di risk assessment.
La grande difficoltà per le aziende è nella logica di burocratizzazione che ancora permea i processi di rendicontazione e trasparenza. Questo può comportare facilmente una ripresa più lenta e faticosa, oppure, proprio per poter ripartire in maniera rapida, rischia di indurre a mettere da parte una serie di controlli, a scapito della sicurezza, esponendo le aziende a mire di tipo criminale.
Il monitoraggio delle banche dati a livello globale, attraverso software specifici e professionisti, rimane sempre importante, ma da solo non è più sufficiente: è necessario affiancarlo con strumenti previsionali intelligenti e nuovi indicatori di anomalia dalla forte capacità predittiva, ovvero in grado di indentificare imprese e soggetti effettivamente colpiti da misure patrimoniali, sanzioni ed arresti.
Strumenti con simili obiettivi specifici sono stati sviluppati da Crime&Tech, e resi disponibili attraverso le soluzioni di Bureau van Dijk, e possono essere integrati nelle banche dati di imprese, istituzioni finanziarie ed enti governativi.
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