Trentasei miliardi di minusvalenze per le assicurazioni a causa della crisi dei Btp
La stima della società di consulenza PricewaterhouseCoopers
29/11/2011
PricewaterhouseCoopers, società che offre servizi di consulenza specializzati, ha misurato gli effetti sulle compagnie assicurative della burrasca dei Btp. Si tratterebbe di una minusvalenza di 36 miliardi ottenuti considerando la crescita dei rendimenti dei Btp dal 4,19% di maggio al 7,45% di novembre.
La perdita è potenziale, si legge sul sito del quotidiano Milano Finanza, perché la minusvalenza è (almeno in parte) solo contabile. Le perdite non diventeranno effettive, a meno che le compagnie non vengano costrette a liquidare i vecchi titoli prima della scadenza. L’importante, per non aggravare la crisi, è non cedere alla paura e a comportamenti irrazionali. Se i risparmiatori si facessero prendere dal panico e liquidassero le polizze Vita, le compagnie sarebbero costrette a vendere i titoli, monetizzando quelle minusvalenze che oggi sono solo contabili”, ha spiegato a Milano Finanza Emanuele Grasso, partner di PwC.
La perdita è potenziale, si legge sul sito del quotidiano Milano Finanza, perché la minusvalenza è (almeno in parte) solo contabile. Le perdite non diventeranno effettive, a meno che le compagnie non vengano costrette a liquidare i vecchi titoli prima della scadenza. L’importante, per non aggravare la crisi, è non cedere alla paura e a comportamenti irrazionali. Se i risparmiatori si facessero prendere dal panico e liquidassero le polizze Vita, le compagnie sarebbero costrette a vendere i titoli, monetizzando quelle minusvalenze che oggi sono solo contabili”, ha spiegato a Milano Finanza Emanuele Grasso, partner di PwC.
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