A proposito di "linee guida" in sanità
29/10/2013
Con l'introduzione della legge Balduzzi nella regolamentazione della colpa del medico (art. 3 della legge n.189 dell'8 novembre 2012), hanno assunto un inatteso rilievo primario due concetti, pur già inclusi nelle dinamiche di valutazione della responsabilità del medico: quello delle linee guida e quello della buona pratica clinica.
Di essi parla in modo diretto la norma citata per definire il limite interno della accusabilità del medico, nel senso che il rispetto di tali marcatori scientifici della condotta clinica determina sia la qualificazione della colpa in lieve, sia la parziale non punibilità del sanitario.
In una delle sentenze quadro del nuovo sistema della responsabilità sanitaria penale (Cass. N. 16237 del 9 aprile 2013, già analizzata nel n. 380 di questa pubblicazione) tale innovativo profilo è stato illustrato in questi termini: La legge aggiunge a tale stato dell'arte qualcosa di nuovo. Il primo dato importante è costituito dalla valorizzazione delle linee guida e delle affidabili pratiche terapeutiche, quando esse siano confortate dal consenso della comunità scientifica".
Tuttavia, per potere bene inquadrare il limite della colpa del sanitario, diviene essenziale dare al concetto di linea guida e valida condotta clinica non solo una chiara definizione, ma anche una precisa indicazione del contenuto delle stesse per la comunità scientifica.
DALLE LINEE GIUDA ALLA DEFINIZIONE DI CONDOTTA CLINICA
Quanto al primo aspetto (la definizione delle condotte richiamate) la citata decisione della Cassazione fornisce una definizione tecnica e giuridica completa: "Come è noto, le linee guida costituiscono sapere scientifico e tecnologico codificato, metabolizzato, reso disponibile in forma condensata, in modo che possa costituire un'utile guida per orientare agevolmente, in modo efficiente ed appropriato, le decisioni terapeutiche. Si tenta di oggettivare, uniformare le valutazioni e le determinazioni; e di sottrarle all'incontrollato soggettivismo del terapeuta. I vantaggi di tale sistematizzata opera di orientamento sono tanto noti quanto evidenti".
In effetti, sempre a detta della Corte, "la fattispecie colposa ha necessità di essere eterointegrata non solo dalla legge, ma anche da atti di rango inferiore, per ciò che riguarda la concreta disciplina delle cautele, delle prescrizioni, degli aspetti tecnici che in vario modo fondano il rimprovero soggettivo".
Così le linee guida e la buona pratica clinica costituiscono primaria fonte di valutazione, quanto meno nel contesto penale e in quello della colpa lieve, dell'azione del medico.
Ma se la definizione di linea guida può essere attinta dalla casistica giurisprudenziale, più complesso sul piano scientifico è, come detto, dare a tali concetti un chiaro contenuto tecnico delineato al punto da consentire al giudice una corretta valutazione della condotta del medio.
Proprio per offrire un contributo scientifico chiaro a tale rilevante esigenza, e per dare quel sostegno eterogenerato alla decisione del magistrato, la comunità scientifica milanese e non solo si riunirà il giorno 8 novembre 2013 (non solo per caso esattamente ad un anno dalla emanazione della legge Balduzzi) presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono 7).
Il convegno costituisce il tradizionale incontro autunnale del noto gruppo di studio Medicina e Diritto che tanto contribuisce (da 25 anni) alla stimolazione culturale e scientifica di questa complessa materia.
Con la moderazione di due accademici di riferimento del mondo scientifico e medico legale (i professori Fabio Buzzi e Antonio Farneti), i relatori, tutti esponenti del mondo scientifico, si riuniranno per offrire alla platea che accederà alla sala uno specchio dei profili giuridici ma soprattutto clinici dei contenuti delle linee guida di riferimento nelle principali branchie della medicina (chirurgia, ostetricia e ginecologia, eccetera).
Se è vero che i nuovi profili di responsabilità potrebbero determinare un riesame e una rivalutazione dei comportamenti propri dell'esercizio quotidiano della professione sanitaria, sia da parte dei singoli professionisti sia delle strutture sanitarie, il convegno esaminerà e discuterà gli aspetti critici e controversi delle linee guida in specifici contesti clinici, contribuendo a dare luce al significato ed all'inquadramento della buona pratica clinica. Infine, durante il convegno, sarà presentata e discussa una proposta di linee guida medico-legali che potrebbero essere di ausilio per i professionisti del mondo scientifico e giudiziario.
Di essi parla in modo diretto la norma citata per definire il limite interno della accusabilità del medico, nel senso che il rispetto di tali marcatori scientifici della condotta clinica determina sia la qualificazione della colpa in lieve, sia la parziale non punibilità del sanitario.
In una delle sentenze quadro del nuovo sistema della responsabilità sanitaria penale (Cass. N. 16237 del 9 aprile 2013, già analizzata nel n. 380 di questa pubblicazione) tale innovativo profilo è stato illustrato in questi termini: La legge aggiunge a tale stato dell'arte qualcosa di nuovo. Il primo dato importante è costituito dalla valorizzazione delle linee guida e delle affidabili pratiche terapeutiche, quando esse siano confortate dal consenso della comunità scientifica".
Tuttavia, per potere bene inquadrare il limite della colpa del sanitario, diviene essenziale dare al concetto di linea guida e valida condotta clinica non solo una chiara definizione, ma anche una precisa indicazione del contenuto delle stesse per la comunità scientifica.
DALLE LINEE GIUDA ALLA DEFINIZIONE DI CONDOTTA CLINICA
Quanto al primo aspetto (la definizione delle condotte richiamate) la citata decisione della Cassazione fornisce una definizione tecnica e giuridica completa: "Come è noto, le linee guida costituiscono sapere scientifico e tecnologico codificato, metabolizzato, reso disponibile in forma condensata, in modo che possa costituire un'utile guida per orientare agevolmente, in modo efficiente ed appropriato, le decisioni terapeutiche. Si tenta di oggettivare, uniformare le valutazioni e le determinazioni; e di sottrarle all'incontrollato soggettivismo del terapeuta. I vantaggi di tale sistematizzata opera di orientamento sono tanto noti quanto evidenti".
In effetti, sempre a detta della Corte, "la fattispecie colposa ha necessità di essere eterointegrata non solo dalla legge, ma anche da atti di rango inferiore, per ciò che riguarda la concreta disciplina delle cautele, delle prescrizioni, degli aspetti tecnici che in vario modo fondano il rimprovero soggettivo".
Così le linee guida e la buona pratica clinica costituiscono primaria fonte di valutazione, quanto meno nel contesto penale e in quello della colpa lieve, dell'azione del medico.
Ma se la definizione di linea guida può essere attinta dalla casistica giurisprudenziale, più complesso sul piano scientifico è, come detto, dare a tali concetti un chiaro contenuto tecnico delineato al punto da consentire al giudice una corretta valutazione della condotta del medio.
Proprio per offrire un contributo scientifico chiaro a tale rilevante esigenza, e per dare quel sostegno eterogenerato alla decisione del magistrato, la comunità scientifica milanese e non solo si riunirà il giorno 8 novembre 2013 (non solo per caso esattamente ad un anno dalla emanazione della legge Balduzzi) presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono 7).
Il convegno costituisce il tradizionale incontro autunnale del noto gruppo di studio Medicina e Diritto che tanto contribuisce (da 25 anni) alla stimolazione culturale e scientifica di questa complessa materia.
Con la moderazione di due accademici di riferimento del mondo scientifico e medico legale (i professori Fabio Buzzi e Antonio Farneti), i relatori, tutti esponenti del mondo scientifico, si riuniranno per offrire alla platea che accederà alla sala uno specchio dei profili giuridici ma soprattutto clinici dei contenuti delle linee guida di riferimento nelle principali branchie della medicina (chirurgia, ostetricia e ginecologia, eccetera).
Se è vero che i nuovi profili di responsabilità potrebbero determinare un riesame e una rivalutazione dei comportamenti propri dell'esercizio quotidiano della professione sanitaria, sia da parte dei singoli professionisti sia delle strutture sanitarie, il convegno esaminerà e discuterà gli aspetti critici e controversi delle linee guida in specifici contesti clinici, contribuendo a dare luce al significato ed all'inquadramento della buona pratica clinica. Infine, durante il convegno, sarà presentata e discussa una proposta di linee guida medico-legali che potrebbero essere di ausilio per i professionisti del mondo scientifico e giudiziario.
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