Medicina e diritto a convegno sulla legge Gelli
A Milano, l’associazione presieduta da Umberto Genovese ha raccolto il mondo legale, assicurativo e sanitario per una discussione sui diversi impatti della normativa che entrerà in vigore il 1 aprile
30/03/2017
Quasi quattro anni di lavori parlamentari, caratterizzati da un grande dibattito in commissione ma anche fuori dalle mura romane, hanno accompagnato la nascita della legge n.24 dell’8 marzo 2017 denominata Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, proposta con lo scopo di regolamentare tutta la disciplina legata alla materia.
Con l’obiettivo di affrontare i principali argomenti di impatto della nuova legge nei settori giuridico, scientifico e assicurativo, i gruppi di studio culturali Medicina e Diritto e Responsabilitasaniatria.it hanno organizzato, giovedì 30 marzo, presso l’aula magna dell’Università degli Studi di Milano, il convegno La nuova responsabilità professionale in Sanità – Prospettive e criticità della Legge Gelli-Bianco. Circa 800 partecipanti danno la misura delle attese e dei dubbi sulle conseguenze applicative che ancora circondano la legge.
In apertura dei lavori l’ on. Federico Gelli, primo relatore del ddl, ha ampiamente illustrato le principali direttrici che hanno portato la sua legge ad essere una delle poche d’origine parlamentare che è riuscita a vedere la luce, peraltro in tempi relativamente brevi. “Siamo partiti dalla presa d’atto della distanza che spesso c’è tra sanità e diritto, una situazione che è stata tra le ragioni di una crescita eccessiva delle richieste di risarcimento” ha detto Gelli, che ha tenuto a ribadire l’importanza di aver inserito per la prima volta il diritto alla sicurezza del paziente in Costituzione.
L’impatto amministrativo della legge, stavolta a livello regionale, è stato il tema dell’intervento di Davide Mozzanica, dirigente della Struttura fattori produttivi della Direzione Regionale Welfare della regione Lombardia, che ha illustrato i benefici del risk management nella riduzione dei contenziosi.
Nel suo intervento, il giudice Martina Flamini ha esposto l’analisi delle principali ratio legis che hanno retto la volontà legislativa del provvedimento, giudicando la legge come strumento importante per la capacità di mettere chiarezza nel sistema, ipotizzando la necessità di prevedere forme alternative di risarcimento.
Gli aspetti assicurativi sono stati trattati nella tavola rotonda moderata da Maria Rosa Alaggio, direttore responsabile di Insurance Trade, dedicata alla possibile evoluzione del mercato assicurativo di fronte alle tante novità introdotte con la legge Gelli; in particolare, sono stati affrontati i temi della valutazione del rischio tra azienda e operatore sanitario, dei possibili cambiamenti dell’offerta assicurativa e della nuova disciplina temporale delle coperture assicurative di Rc Professionale in sanità.
Un focus sull’impatto della normativa sulla disciplina della responsabilità penale e civile, e sul procedimento civile sono stati trattati dal giudice Martina Flamini e dagli avvocati Umberto Ambrosoli e Marco Rodolfi.
La tavola rotonda del pomeriggio ha affrontato i temi dei cambiamenti nella gestione dei sinistri dopo l’entrata in vigore della legge 24. Con il moderatore, l'avvocato Filippo Martini, hanno fatto il punto Marco Bona, avvocato in Torino, Pierfranco Gabasio, responsabile sinistri Zurich, Stefano delle Donne e Paolo Mariotti, avvocati di Torino e Milano, Leonardo Martinelli, direttore sinistri AmTrust Group Europ e LTD, Lorenzo Vismara, responsabile sinistri Gen Re Milano, e Anna Genovese, responsabile liquidazione centrale Rcd di Allianz Sp.
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