Il futuro è delle compagnie sostenibili
Sempre più spesso, navigando tra i siti delle grandi multinazionali, si può notare come molto spazio sia dedicato alla sostenibilità dell'azienda. E le compagnie di assicurazione non fanno eccezione. In particolare Allianz, il più importante player del mercato assicurativo europeo, ha deciso di sottoscrivere i Principles for Sustainable Insurance promossi dall'Organizzazione delle Nazioni Unite attraverso l'Environment Program Finance Initiative (UNEP FI - www.unepfi.org).
Attraverso questi Principi, l'ONU ha messo in atto una forma di collaborazione con le compagnie su scala mondiale, con l'obiettivo comune di creare una maggiore integrazione relativamente alle tematiche degli impatti ambientali e sociali degli operatori del settore. Al momento l'iniziativa vede il supporto di 40 compagnie e di 30 associazioni presenti nel mercato. Tutti si sono impegnati proattivamente a implementare le loro politiche interne con i principi sanciti dall'ONU. A condividere con consumatori e vertici aziendali i progressi. A seguire passo per passo e in modo armonico le novità che verranno introdotte nei prossimi anni.
Il Ceo di Allianz Michael Diekmann ha voluto sottolineare come uno degli obiettivi della sua azienda sia quello di fungere da traino per tutta l'industria assicurativa in questo campo. La compagnia tedesca ha cominciato da quest'anno ad attuare le Environmental, Social and Governance Guidelines, per centrare al più presto i target fissati dall'ONU. Il tutto sulla scia della creazione, nel 2012, del ESG Board: una struttura interna formata da 50 esperti con l'obiettivo di individuare aree di possibile problematicità (dalle attività legate agli armamenti fino al monitoraggio delle specie in via di estinzione). Allianz al passo coi tempi quindi, come un faro che vuole guidare tutte le compagnie nella giusta direzione.
In tutto ciò non bisogna perdere di vista quello che è il fine ultimo di una compagnia sostenibile. Offrire un servizio di qualità al cliente. Le linee guida, secondo Clement Booth, membro del Board of Management, saranno utili per offrire un livello sempre migliore di risk management. Se i clienti che la compagnia si trova di fronte sono interessati a tematiche ambientali e sociali, allora la compagnia deve essere pronta a rispondere in maniera adeguata. Anche perché il pericolo di una cattiva reputazione, nell'era digitale, è dietro l'angolo e gli operatori ne sono consapevoli. I social media possono essere un pericolo o un'opportunità, e Allianz è tra le prime ad aver creato delle regole interne anche in questa delicata zona d'ombra.
L'obiettivo è quindi ambizioso. Riuscire a mantenere lo standard del prodotto offerto per mitigare i rischi e allo stesso tempo creare e supportare un'economia sostenibile. Gli strumenti ci sono e Allianz li sta usando tutti: oltre ai PSI, supporta l'iniziativa "gemella" Principles for Responsible Investment ed è parte del Dow Jones Sustainable Index.
Allianz è anche parte integrante del progetto United Nations Global Compact (www.unglobalcompact.org) attraverso il quale le aziende si impegnano ad abbracciare gli stessi principi delle Nazioni Uniti nel loro core business. Un aiuto fondamentale, quello dell'ONU, per arrivare assieme al risultato finale comune. Una mano tesa dall'alto a quelle realtà economiche che vorrebbero ma spesso non riescono a realizzare progetti sostenibili. Una via tracciata che spetta alle compagnie seguire negli anni futuri.
Matteo Cominelli
JLT Specialty Limited
Attraverso questi Principi, l'ONU ha messo in atto una forma di collaborazione con le compagnie su scala mondiale, con l'obiettivo comune di creare una maggiore integrazione relativamente alle tematiche degli impatti ambientali e sociali degli operatori del settore. Al momento l'iniziativa vede il supporto di 40 compagnie e di 30 associazioni presenti nel mercato. Tutti si sono impegnati proattivamente a implementare le loro politiche interne con i principi sanciti dall'ONU. A condividere con consumatori e vertici aziendali i progressi. A seguire passo per passo e in modo armonico le novità che verranno introdotte nei prossimi anni.
Il Ceo di Allianz Michael Diekmann ha voluto sottolineare come uno degli obiettivi della sua azienda sia quello di fungere da traino per tutta l'industria assicurativa in questo campo. La compagnia tedesca ha cominciato da quest'anno ad attuare le Environmental, Social and Governance Guidelines, per centrare al più presto i target fissati dall'ONU. Il tutto sulla scia della creazione, nel 2012, del ESG Board: una struttura interna formata da 50 esperti con l'obiettivo di individuare aree di possibile problematicità (dalle attività legate agli armamenti fino al monitoraggio delle specie in via di estinzione). Allianz al passo coi tempi quindi, come un faro che vuole guidare tutte le compagnie nella giusta direzione.
In tutto ciò non bisogna perdere di vista quello che è il fine ultimo di una compagnia sostenibile. Offrire un servizio di qualità al cliente. Le linee guida, secondo Clement Booth, membro del Board of Management, saranno utili per offrire un livello sempre migliore di risk management. Se i clienti che la compagnia si trova di fronte sono interessati a tematiche ambientali e sociali, allora la compagnia deve essere pronta a rispondere in maniera adeguata. Anche perché il pericolo di una cattiva reputazione, nell'era digitale, è dietro l'angolo e gli operatori ne sono consapevoli. I social media possono essere un pericolo o un'opportunità, e Allianz è tra le prime ad aver creato delle regole interne anche in questa delicata zona d'ombra.
L'obiettivo è quindi ambizioso. Riuscire a mantenere lo standard del prodotto offerto per mitigare i rischi e allo stesso tempo creare e supportare un'economia sostenibile. Gli strumenti ci sono e Allianz li sta usando tutti: oltre ai PSI, supporta l'iniziativa "gemella" Principles for Responsible Investment ed è parte del Dow Jones Sustainable Index.
Allianz è anche parte integrante del progetto United Nations Global Compact (www.unglobalcompact.org) attraverso il quale le aziende si impegnano ad abbracciare gli stessi principi delle Nazioni Uniti nel loro core business. Un aiuto fondamentale, quello dell'ONU, per arrivare assieme al risultato finale comune. Una mano tesa dall'alto a quelle realtà economiche che vorrebbero ma spesso non riescono a realizzare progetti sostenibili. Una via tracciata che spetta alle compagnie seguire negli anni futuri.
Matteo Cominelli
JLT Specialty Limited
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