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L’insurtech oltre le più rosee aspettative

A vedere tutta l’attenzione e gli investimenti che il settore assicurativo sta dedicando alle insurtech, verrebbe da pensare che quelle che fino a un paio di anni fa erano aspettative (per non dire ansie) si siano trasformate in solide realtà. I dati dimostrano sempre più come i maggiori player del mercato si stiano impegnando concretamente nell’evoluzione tecnologica del settore, toccando con mano alcuni risultati che in passato erano presentati solo sulla carta, ma che ora si stanno dimostrando veritieri.
Facendo un po’ di retrospettiva, quello che si può notare è che fino a poco tempo si pensava che le startup insurtech avessero come obiettivo quello di soppiantare il mercato tradizionale. Ma con il tempo si è creata la consapevolezza che in queste nuove società si potevano trovare dei preziosi alleati. Un chiaro esempio di questo “patto” emerge dai dati riportati nella ricerca di PwC “Insurtech: The New Normal for Reinsurance”: nel secondo trimestre del 2017, per esempio, gli investimenti in insurtech da parte di compagnie assicurative e riassicurative sono aumentati del 247%, passando dai 398 milioni di dollari del 2016 a 985 milioni.
Le startup insurtech vengono ormai viste come dei facilitatori da parte delle compagnie e l’obiettivo di entrambe è sviluppare nuovi prodotti, ridurre i costi e migliorare la customer experience. Ma le compagnie non possono farlo senza l’innovazione delle insurtech e queste ultime non possono farlo senza l’esperienza delle compagnie tradizionali.
Gli investimenti, secondo gli esperti, continueranno ad aumentare, come dimostra anche l’ultimo ingente round di finanziamenti per la startup americana Lemonade (120 milioni di dollari dal colosso giapponese delle telecomunicazioni Softbank all’8 gennaio 2018). Le strade per consolidare queste partnership sono varie: da accordi di collaborazione in esclusiva, ad acquisizione di quote nel capitale delle insurtech, a finanziamenti in denaro. Quello che è certo è che le compagnie stanno sempre più aumentando il loro coinvolgimento nel mondo dell’innovazione.
Zurich, per esempio, collabora da anni con l’incubatore di imprese Startupbootcamp, con l’obiettivo di indirizzare le insurtech nei primi anni di attività, dando loro accesso a un ampio network di contatti. Zurich partecipa attivamente alle attività, selezionando le startup e dando le chiavi di lettura di quelle che potrebbero essere le soluzioni più adatte per il mercato assicurativo. In particolare, l’aiuto che Zurich offre si dimostra molto utile nelle fasi iniziali delle attività delle insurtech, nelle quali i giovani imprenditori hanno sì buone idee, ma spesso si scontrano con la realtà e necessitano dei giusti input per ottenere i risultati sperati.
Le aree nelle quali le compagnie stanno collaborando maggiormente con le insurtech riguardano il rapporto con i millenials, con l’obiettivo di trovare sia nuovi modi di interazione con i clienti, sia modalità innovative di gestione dei processi aziendali. I player del mercato sono certi che il tutto porterà maggiore efficienza al settore, che ormai non è più intimorito dall’innovazione, ma la sta abbracciando godendone dei risultati e sfruttando appieno un potenziale da non lasciarsi sfuggire.

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