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Covéa-Scor, pace fatta

Un accordo fra i due gruppi pone fine alla disputa legale generata dalla fallita fusione del 2019

Covéa-Scor, pace fatta
Covéa e Scor sotterrano l'ascia di guerra. I due gruppi hanno annunciato ieri, in una nota congiunta, di aver raggiunto un accordo per porre fine alla battaglia legale generata dal fallimento della fusione nel 2019. “Covéa e Scor desiderano ristabilire relazioni pacifiche, basate sulla professionalità e sul rispetto della rispettiva indipendenza”, si legge nella nota. “Questi due importanti attori del settore assicurativo e riassicurativo in Francia – proseguono le due società nel comunicato – hanno deciso di rinnovare un rapporto basato sulla fiducia e sul sostegno reciproco di cui godono da molti anni”.
L'accordo, nel dettaglio, prevede che Covéa, azionista di Scor con l'8,45% del capitale, offra alla controparte un'opzione call sulle azioni in suo possesso a un prezzo di esercizio di 28 euro per i prossimi cinque anni. Covéa si impegna inoltre a non acquistare altri titoli di Scor per sette anni e a liquidare alla controparte un indennizzo di 20 milioni di euro. Così facendo, le due società abbandonano ogni reciproca disputa legale. La prossima settimana, come ricorda la Reuters, sarebbe dovuto iniziare a Londra il processo contro Barclays, che era stata adviser di Covéa al momento dell'operazione.
Il tentativo di fusione, come già accennato, era stato abbandonato nel gennaio del 2019, quando Covéa aveva rinunciato al proposito di acquisire Scor per le resistenze del riassicuratore francese. Il gruppo aveva motivato la decisione dicendo semplicemente che il deal “non rientra più tra le sue opzioni strategiche”. La questione era finita in tribunale, perché, a detta del riassicuratore, Covéa aveva adottato una “condotta scorretta a danno di Scor”.

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