Allianz, pesano nat cat e accantonamenti sull'1Q22
L’utile netto è stato di 600 milioni di euro, in calo del 78,1%, soprattutto a causa di un ulteriore accantonamento ante imposte, pari a 1,9 miliardi, relativo al procedimento sulle perdite dei fondi statunitensi
Allianz ha realizzato nei primi tre mesi del 2022 un utile operativo pari a 3,2 miliardi di euro, in lieve calo (-2,9%) rispetto ai 3,3 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, a causa dell’impatto dei sinistri catastrofali, quasi quadruplicati. Ciò è stato in parte compensato da un risultato operativo robusto nell’asset management, che ha fatto segnare un aumento dell’11,2%, a 831 milioni, rispetto allo stesso periodo del 2021 (747 milioni).
L’utile netto complessivo attribuibile agli azionisti è stato di 600 milioni, in calo del 78,1%. La diminuzione riflette l’impatto di un ulteriore accantonamento ante imposte, pari a 1,9 miliardi di euro, relativo al procedimento sulle perdite dei fondi statunitensi, che ha ridotto l’utile di 1,6 miliardi.
Secondo Oliver Bäte, ceo di Allianz, i risultati di questo trimestre dimostrano che la compagnia “può resistere a significative pressioni geopolitiche ed economiche”.
I ricavi totali sono aumentati del 6,2% a 44 miliardi. Il segmento property & casualty ha beneficiato di prezzi e volumi più elevati, mentre l’asset management ha registrato maggiori ricavi dalle gestioni. L’aumento delle vendite negli Stati Uniti e in Germania, infine, ha contribuito in modo decisivo alla crescita nel segmento vita e salute.
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