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Generali, ecco il nuovo piano industriale triennale

Il Leone presenta oggi a Venezia Lifetime Partner 27: driving excellence, con cui il gruppo vuole proseguire nella crescita degli utili e della generazione di cassa, puntando a generare dividendi per 7 miliardi nel triennio e a un piano di buyback complessivo per 1,5 miliardi

Generali, ecco il nuovo piano industriale triennale
Si alza il sipario sul nuovo piano industriale al 2027 di Generali. Approvato ieri dal cda del gruppo, il piano viene svelato oggi a Venezia alla comunità finanziaria e alla stampa Lifetime Partner 27: driving excellence, il prosieguo naturale di Lifetime Partner 24: driving growth, i cui obiettivi sono stati raggiunti e superati con successo durante gli scorsi tre anni.

Nel dettaglio, il piano prevede innanzitutto un ulteriore rafforzamento della relazione con i clienti, attraverso, tra le altre cose, “l’espansione dei suoi avanzati sistemi Crm e l’accesso a strumenti e analisi di valutazione, vendita e amministrazione supportati dall’AI”, e la semplificazione della gestione dei sinistri, implementando strumenti di Gen AI per migliorare i livelli di servizio.

Gli obiettivi nei segmenti danni, protection e vita

Per quanto riguarda la parte prettamente industriale, nel segmento danni, Generali darà priorità alla crescita mirata nelle aree preferenziali, con particolare attenzione all’offerta per famiglie, professionisti e Pmi. Il gruppo potenzierà inoltre le proprie attività nel segmento viaggi e assistenza, attraverso Europ Assistance.

Nell'area protection, health & accident, Generali punterà sull'offerta di servizi integrati: le aree di rafforzamento includeranno un nuovo “polo” di servizi sanitari basato sull’esperienza di Europ Assistance, che svilupperà competenze centralizzate nella gestione dei sinistri, nonché programmi per specifiche malattie.

Nel segmento vita, il Leone darà priorità all’offerta di prodotti ibridi e unit-linked. Generali continuerà a ottimizzare il proprio portafoglio, riaffermando la strategia di focalizzazione su prodotti capital-light e internalizzando i fondi unit-linked. “Ciò – spiega la nota – è sostenuto da una più forte interazione tra vita e asset management per fare leva sulle rafforzate competenze di investimento del gruppo”.

Quest’ultimo punto è strettamente connesso alla parte del piano dedicata all’asset management, area in cui lo scorso 21 gennaio è stato siglato un memorandum con Bpce per creare una joint venture tra Generali Investments Holding e Natixis Investment Managers, “un'opportunità unica e trasformativa per accelerare il percorso strategico del business”, commenta la nota del Leone: con oltre 1.900 miliardi di asset in gestione (Aum) “la combinazione creerebbe una piattaforma globale di asset management con posizioni di leadership e scala rilevante sia in Europa che in Nord America”. L’attività combinata si classificherebbe “al primo posto per ricavi e al secondo posto per asset in gestione in Europa e, a livello globale, tra i primi dieci operatori per Aum e al primo per Aum nella gestione per la clientela assicurativa”.

Dividendi, 7 miliardi distribuiti nell’arco del piano

“Grazie al nostro piano Lifetime Partner 27: driving excellence – ha commentato il group ceo di Generali, Philippe Donnet (nella foto) – miglioreremo ulteriormente l'eccellenza nelle nostre relazioni con i clienti, nel nostro modello operativo di gruppo e nelle nostre competenze chiave. Investiremo in AI, nuove tecnologie e nella formazione delle nostre persone per cogliere le opportunità che derivano dai trend emergenti, dalle aspettative dei clienti in continuo cambiamento e da un contesto di mercato in rapida evoluzione. La combinazione della nostra leadership nel settore danni e vita con la nostra piattaforma globale di asset management, che potrebbe ulteriormente essere trasformata dalla nostra proposta di partnership con Bpce – ha aggiunto – rappresenta un potente fattore distintivo che può creare significativo valore. Generali è pronta, ancora una volta, ad essere al fianco delle persone, delle famiglie, dei professionisti e delle imprese e a portare, attraverso il piano Lifetime Partner 27: driving excellence, risultati positivi per tutti gli stakeholder”.

Il nuovo piano si propone di centrare obiettivo di crescita dell’Eps con un Cagr tra 8% e 10%. Il piano punterà inoltre a una crescita sostenuta della generazione di cassa, con flussi netti attesi superiori a 11 miliardi di euro, supportati da circa 14 miliardi di rimesse dalle controllate; inoltre, Generali punterà a una generazione normalizzata di capitale superiore a 14 miliardi in arco di piano.
Di conseguenza, Generali si impegna a raggiungere una crescita del dividendo per azione superiore al 10% in termini di Cagr, con l’obiettivo di distribuire oltre 7 miliardi di euro di dividendi nell’arco di piano, corrispondenti a circa il 30% in più rispetto ai 5,5 miliardi distribuiti durante lo scorso piano industriale.

Il buyback e le eventuali M&A

Il piano destina più di 3 miliardi di euro a piani di riacquisto di azioni proprie e a “altre modalità di allocazione del capitale”, tra cui le acquisizioni. In particolare, sul primo di questi due fronti Generali “si impegna a realizzare, annualmente, un piano di riacquisto di azioni proprie pari ad almeno 0,5 miliardi, con l'importo da valutare all'inizio di ogni anno”; è stato già confermato per il 2025 un piano di riacquisto di azioni proprie pari a 0,5 miliardi. Per quanto riguarda le eventuali M&A, il gruppo valuterà le opportunità “con un approccio rigoroso e disciplinato, confrontando inoltre ogni potenziale operazione con i piani di riacquisto di azioni proprie”. L’allocazione interna di capitale a supporto della crescita del business e di iniziative strategiche è attesa tra 0,5 e 0,7 miliardi.

Commentando il piano con gli analisti finanziari, Donnet ha affermato che “Generali oggi è più forte che mai e continuerà a creare valore per tutti gli stakeholder” sottolineando che il gruppo avrà “una forte disciplina e dopo l’acquisizione di Mgg e considerando Natixis, il focus sarà sull'integrazione e sull’implementazione del piano”.

Il nuovo business plan, come indicato dal cfo Cristiano Borean sempre in call destina circa 1,5 miliardi per attività di M&A, anche se “come sempre verrà utilizzata flessibilità.


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