Axa premia i giovani artisti contemporanei italiani
L'edizione 2013 del Talent Prize assegna per la prima volta il Premio speciale Axa in Italia
25/09/2013
Axa in Italia ha partecipato per la prima volta alla sesta edizione del Talent Prize, riconoscimento internazionale dedicato ai giovani artisti contemporanei con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall'Ambasciata di Francia in Italia e dall'assessorato alle politiche culturali e centro storico di Roma.
All'interno dell'edizione 2013 è stato creato il Premio speciale Axa in Italia, che ha avuto come oggetto il tema della protezione del futuro. Il primo premio è stato assegnato alla scultura (nella foto) di Daniele Franzella, artista palermitano trentacinquenne, diplomato in scultura all'Accademia di Belle Arti di Palermo.
Tutelare il talento, l'arte e la cultura significa contribuire a creare un domani migliore - spiega Isabella Falautano, responsabile relazioni esterne e istituzionali, chief corporate responsibility officer del gruppo Axa in Italia - trasmettendo alle nuove generazioni la ricchezza del patrimonio artistico italiano. È importante interpretare i beni e le attività culturali come una ricchezza e un driver di crescita per la nuova economia - conclude Falautano - anche grazie allo sviluppo di solide professionalità umanistiche, scientifiche e organizzative."
All'interno dell'edizione 2013 è stato creato il Premio speciale Axa in Italia, che ha avuto come oggetto il tema della protezione del futuro. Il primo premio è stato assegnato alla scultura (nella foto) di Daniele Franzella, artista palermitano trentacinquenne, diplomato in scultura all'Accademia di Belle Arti di Palermo.
Tutelare il talento, l'arte e la cultura significa contribuire a creare un domani migliore - spiega Isabella Falautano, responsabile relazioni esterne e istituzionali, chief corporate responsibility officer del gruppo Axa in Italia - trasmettendo alle nuove generazioni la ricchezza del patrimonio artistico italiano. È importante interpretare i beni e le attività culturali come una ricchezza e un driver di crescita per la nuova economia - conclude Falautano - anche grazie allo sviluppo di solide professionalità umanistiche, scientifiche e organizzative."
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