L'Italia è la prima a mappare le collezioni d'impresa
Un risultato ottenuto grazie ad una ricerca di Axa Art
11/12/2014
Presentata oggi, a Roma, la prima mappatura delle collezioni d'impresa, realizzata grazie ad una ricerca sostenuta da Axa Art e realizzata in collaborazione con l'istituto di ricerca Makno, che ha misurato il fenomeno delle corporate art collections presenti nel nostro Paese.
Un comparto che, nonostante non utilizzi ancora questo strumento per promuovere la responsabilità sociale d'impresa, è apparso in evoluzione: il 90% del campione ha ampliato la propria collezione negli ultimi dieci anni e il 67% intende farlo nei prossimi cinque. Circa la metà delle realtà intervistate dispone di spazi dedicati, nel 60% dei casi fruibili al pubblico. Di contro, poco meno della metà del campione effettua in maniera costante un aggiornamento della stima del valore delle opere, anche nel caso di collezioni importanti (il 24% delle collezioni censite ha valore superiore ai 5 milioni di euro) e, soprattutto, manca nella maggior parte dei casi, una pianificazione adeguata per quel che riguarda gli aspetti della acquisizione di nuove opere, della conservazione e della protezione assicurativa Fine Art.
Un comparto che, nonostante non utilizzi ancora questo strumento per promuovere la responsabilità sociale d'impresa, è apparso in evoluzione: il 90% del campione ha ampliato la propria collezione negli ultimi dieci anni e il 67% intende farlo nei prossimi cinque. Circa la metà delle realtà intervistate dispone di spazi dedicati, nel 60% dei casi fruibili al pubblico. Di contro, poco meno della metà del campione effettua in maniera costante un aggiornamento della stima del valore delle opere, anche nel caso di collezioni importanti (il 24% delle collezioni censite ha valore superiore ai 5 milioni di euro) e, soprattutto, manca nella maggior parte dei casi, una pianificazione adeguata per quel che riguarda gli aspetti della acquisizione di nuove opere, della conservazione e della protezione assicurativa Fine Art.
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