Oltre i confini della bancassicurazione
Quale futuro per il canale di distribuzione? A questa domanda ha cercato di rispondere Andrea Battista, con un volume che dall'analisi del presente propone una visione del futuro sistematica quanto audace
07/01/2014
Per il mercato assicurativo, la bancassurance ha rappresentato un canale innovativo, che ha ridefinito il concetto di distribuzione senza togliere per questo rilevanti fette di mercato ai canali tradizionali, come agenti e broker.
La vendita delle polizze in banca ha significato, almeno agli inizi, una ridefinizione di prodotti e processi, introducendo spesso al concetto di protezione un mercato di massa. Attraverso la peculiarità degli accordi tra compagnie e istituti di credito, la bancassicurazione è cresciuta fino ad arrivare a pesare più dell'1% del pil.
La crisi del 2008, con il crollo degli investimenti finanziari, e l'attuale recessione hanno però ridefinito i limiti e i confini del settore. Nonostante la bancassicurazione abbia comunque mostrato una certa resistenza, c'è chi dice sia in corso una "discontinuità strutturale".
Si intitola proprio Confini - Ridefinire la bancassicurazione per progettare il futuro, il volume recentemente scritto da Andrea Battista, tra i più conosciuti top manager del settore assicurativo. Si tratta di una monografia di rara completezza che va a colmare un vuoto negli studi sull'argomento. Come scrive, tra i tanti commenti che aprono il testo, Piero Massimo Andreoni, direttore generale di Avipop, "il lavoro di Andrea Battista ha l'indiscutibile pregio di aver definitivamente attestato l'evoluzione industriale della bancassicurazione, elevandola a dignità di impresa".
Ma il testo di Battista non è solo un excursus storico sulle polizze allo sportello: l'obiettivo del volume è individuare nuovi driver per lo sviluppo del canale nei prossimi anni e, come scrive in proposito Fabio Carniol, managing director per l'Italia di Towers Watson, "aiutare i manager di banche e assicurazioni a capire quali carte servono per vincere la partita".
Battista getta una luce su un territorio per certi versi inesplorato e, come manager che per anni ha operato nel settore, riesce a coniugare l'esperienza personale e professionale con il rigore teorico dello studioso.
Il volume si divide in due parti: la prima definisce i modelli che governano la bancassicurazione attraverso il tema della collaborazione tra imprese, le modalità di offerta, la gestione, gli accordi, le joint venture, l'appraisal value. La seconda parte, oltre a ripercorrere la storia della bancassurance in Italia, immagina le prospettive future, "la ricalibrazione" e le nuove aree di frontiera: appunto, i nuovi confini. In questo senso la crisi ha aperto anche alle opportunità, che nel libro però non sono definite facile o automatiche: sono chiavi complesse (e forse non per tutti), a partire dalle nuove possibilità della protection, dei prodotti di decumulo, della previdenza, ma anche dell'auto.
Il libro mira ad allargare il dibattito e la ricerca su un settore, forse sottovalutato, che merita una sua autonomia all'interno del mondo accademico e industriale.
La vendita delle polizze in banca ha significato, almeno agli inizi, una ridefinizione di prodotti e processi, introducendo spesso al concetto di protezione un mercato di massa. Attraverso la peculiarità degli accordi tra compagnie e istituti di credito, la bancassicurazione è cresciuta fino ad arrivare a pesare più dell'1% del pil.
La crisi del 2008, con il crollo degli investimenti finanziari, e l'attuale recessione hanno però ridefinito i limiti e i confini del settore. Nonostante la bancassicurazione abbia comunque mostrato una certa resistenza, c'è chi dice sia in corso una "discontinuità strutturale".
Si intitola proprio Confini - Ridefinire la bancassicurazione per progettare il futuro, il volume recentemente scritto da Andrea Battista, tra i più conosciuti top manager del settore assicurativo. Si tratta di una monografia di rara completezza che va a colmare un vuoto negli studi sull'argomento. Come scrive, tra i tanti commenti che aprono il testo, Piero Massimo Andreoni, direttore generale di Avipop, "il lavoro di Andrea Battista ha l'indiscutibile pregio di aver definitivamente attestato l'evoluzione industriale della bancassicurazione, elevandola a dignità di impresa".
Ma il testo di Battista non è solo un excursus storico sulle polizze allo sportello: l'obiettivo del volume è individuare nuovi driver per lo sviluppo del canale nei prossimi anni e, come scrive in proposito Fabio Carniol, managing director per l'Italia di Towers Watson, "aiutare i manager di banche e assicurazioni a capire quali carte servono per vincere la partita".
Battista getta una luce su un territorio per certi versi inesplorato e, come manager che per anni ha operato nel settore, riesce a coniugare l'esperienza personale e professionale con il rigore teorico dello studioso.
Il volume si divide in due parti: la prima definisce i modelli che governano la bancassicurazione attraverso il tema della collaborazione tra imprese, le modalità di offerta, la gestione, gli accordi, le joint venture, l'appraisal value. La seconda parte, oltre a ripercorrere la storia della bancassurance in Italia, immagina le prospettive future, "la ricalibrazione" e le nuove aree di frontiera: appunto, i nuovi confini. In questo senso la crisi ha aperto anche alle opportunità, che nel libro però non sono definite facile o automatiche: sono chiavi complesse (e forse non per tutti), a partire dalle nuove possibilità della protection, dei prodotti di decumulo, della previdenza, ma anche dell'auto.
Il libro mira ad allargare il dibattito e la ricerca su un settore, forse sottovalutato, che merita una sua autonomia all'interno del mondo accademico e industriale.
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