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Un asset nella manica" per il 2013"

Un asset nella manica" per il 2013" hp_vert_img
In attesa che l'incertezza politica e la crisi economica invertano il loro corso dopo le imminenti elezioni di febbraio, il nuovo anno inizia per il settore assicurativo con il solito imperativo: ricercare soluzioni di sviluppo nonostante tutte le pesanti criticità che incombono sul nostro Paese. Eminenti consulenti ed esponenti di compagnia hanno pronta una ricetta basata sugli unici ingredienti di cui oggi disponiamo: fare leva sul sistema di welfare carente, sviluppare politiche commerciali più efficaci, cavalcare il cambiamento che arriva dall' era digitale". Il quadro normativo complicherà certamente l'operatività di compagnie e intermediari, ma lo farà sulla scia del nobile obiettivo di aumentare la concorrenza tra i protagonisti dell'offerta di prodotti assicurativi. Un obiettivo che dovrà essere conseguito anche se i soldi nelle tasche degli italiani scarseggiano.

Basterà questa ricetta a risolvere i problemi strutturali di un settore che opera in un Paese "evoluto" come l'Italia, tra i primi in classifica per livello di sottoassicurazione?
Il cambiamento è imposto per legge e quindi ci sarà, almeno per quanto previsto fino ad oggi. L'auspicio, per il nuovo anno, è quindi che il termine "innovazione" non faccia più sorgere interrogativi o sorrisi di circostanza sulla reale capacità del settore assicurativo di aprirsi al nuovo, ma diventi un "asset nella manica" per compagnie, canali distributivi e relativi assicurati. Un motivo di vicinanza al cliente e una fonte di sicurezza per tutti. Nonostante la precarietà generale.

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