Il manager in tempi di crisi
04/04/2012
Il capo" autoritario non esiste più. Così, almeno, dovrebbe essere. Perché per essere un buon manager, come sostiene Leonardo Alberti nell'articolo pubblicato a pag. 4, oggi è necessario costruire con i propri collaboratori un rapporto basato sulla condivisione, mettendo in campo tutte le possibili capacità interpersonali. L'obiettivo è motivare i dipendenti, valorizzandone il ruolo e il singolo, prezioso, contributo per l'azienda. Ma servono anche capacità di gestione e di leadership, che vanno unite, necessariamente, al più tradizionale "pensiero strategico" e al supporto degli obiettivi aziendali. Una posizione assolutamente condivisibile, soprattutto se la si valuta alla luce delle tante difficoltà, di carattere strutturale e operativo, che il manager oggi deve affrontare: il taglio dei costi divenuto in ogni azienda una priorità assoluta, la capacità di conciliare le difficoltà di un mercato funestato dalla crisi con la necessità di raggiungere i risultati richiesti. Che sono, sempre più spesso, obiettivi basilari per poter semplicemente sopravvivere.
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