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Sturmflut o Stormsurge

Si tratta del fenomeno causato dall’improvviso innalzamento del livello dell’acqua lungo la linea costiera, che si verifica generalmente in seguito a un ciclone tropicale o a un uragano

Sturmflut o Stormsurge hp_vert_img
Si chiama sturmflut o stormsurge il fenomeno causato dall’improvviso innalzamento del livello dell’acqua lungo la linea costiera, che si verifica generalmente in seguito a un ciclone tropicale o a un uragano. In uno sturmflut l’ondata è provocata principalmente dai forti venti che soffiano sulla superficie del mare, spingendo l’acqua in direzione della terraferma causando un rapido aumento del suo livello. Quest’azione si combina con quella originata dall’area di bassa pressione associata a un uragano o ciclone che insiste sulla medesima zona (che si stima sia pari a circa 10 millimetri di innalzamento del mare per ogni millibar di caduta della pressione atmosferica) e a quella delle forti piogge che si abbattono sull’area interessata, che possono superare i 300 millimetri in sole 24 ore.

Una mareggiata combinata con un’alluvione
L’effetto di queste ondate è diverso dalle normali correnti causate da una tempesta. 
Anche se le onde di superficie provocano movimenti d’acqua abbastanza irrilevanti in mare aperto, esse possono causare spostamenti d’acqua molto significativi quando si infrangono sulla costa. Le particelle d’acqua in movimento verso la riva acquistano infatti un notevole slancio e possono risalire, anche se in contro-pendenza, per un’altezza assai superiore a quella che le onde avevano prima di infrangersi sulla costa stessa.
La forza dell’ondata dipende anche dal profilo batimetrico del fondale: una linea costiera che degrada prima dolcemente e poi rapidamente in profondità, creando una specie di alto gradino sott’acqua, può produrre onde molto più alte e distruttive.
Lo sturmflut, insomma, è come una fortissima mareggiata combinata con un’alluvione, in grado di penetrare profondamente nelle zone costiere, causando vittime e danni ingentissimi.

Fenomeni comuni in Nord Europa
Oltre che nelle aree tropicali, che sappiamo essere tipicamente esposte a uragani e cicloni, questi fenomeni sono comuni nel Nord Europa, in particolare nelle coste settentrionali della Germania, nei Paesi Bassi e in Danimarca. La loro capacità distruttiva è tristemente nota alle popolazioni locali e la letteratura sui danni causati è assai ampia e risale indietro nei secoli. 
L’ingente numero di vittime causate da questi fenomeni ha spinto i governi locali ad attuare, nel corso degli anni, importanti misure di prevenzione, come l’erezione di dighe e argini di piena, ma questo rischio è comunque considerato come non assicurabile. L’esclusione di questi danni costituisce una condizione tipica nei mercati dei paesi del Nord Europa.
Nei Paesi Bassi, poi, a causa della particolare conformazione fisica del paese, sono quasi sempre esclusi tutti i danni assimilabili ad alluvioni e inondazioni. 

Un rischio non ancora assicurabile
Lo sturmflut resta escluso dai trattati di riassicurazione, che hanno una portata internazionale rispetto alle condizioni prestate dagli assicuratori locali, e questo termine è assai noto a chiunque si occupi di rischi property in ambito riassicurativo.
Alcuni grandi broker hanno comunque cercato di sviluppare dei progetti che consentirebbero di offrire una copertura per i danni causati da questi eventi, attraverso la creazione di modelli di misurazione dei periodi di ritorno, sul genere di quelli creati per il terremoto. 
In base a questi scenari, si cerca di definire il fabbisogno di premi per coprire in qualche misura i danni causati, anche se al momento l’ammontare del premio dovuto per fronteggiare questo tipo di esposizione sembra essere assai poco sostenibile economicamente. 
In seguito alle alluvioni che hanno recentemente colpito l’Emilia Romagna, è lecito chiedersi quanto esse possano assimilarsi a un evento di sturmflut e se le compagnie locali esposte a tali eventi possano trovarsi di fronte a un diniego di copertura da parte dei grandi riassicuratori internazionali, avvezzi a vedere esclusi tali eventi. 
I fenomeni legati al cambiamento climatico hanno determinato un forte inasprimento delle catastrofi assimilabili alle alluvioni, e certi eventi tendono a somigliare sempre di più gli uni agli altri, determinando possibili malintesi anche all’interno del mercato assicurativo.
Per questo è vitale che le definizioni inserite nelle polizze di assicurazione (ma anche nei trattati di riassicurazione) siano chiare ed escludano ogni fraintendimento, a beneficio di tutti i soggetti coinvolti, dall’assicurato alla compagnia, fino al riassicuratore che la supporta con i suoi trattati.

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