Rc sanitaria, Anapa contro l'obbligo a contrarre
Inviata la memoria al presidente della commissione Affari sociali della Camera dopo l'audizione svolta il 13 novembre scorso
26/11/2013
Standardizzazione e applicazione e delle tabelle Rca anche ai danni da Rc sanitaria; l'introduzione obbligatoria di risk manager nelle strutture sanitarie e la diffusione dell'Osservatorio degli eventi avversi; protocolli certificati come modello da applicare per ciascun atto medico e una tassazione agevolata inferiore a quella attuale del 22,25%. Queste sono, in sintesi, le proposte che Anapa ha inviato al presidente della commissione Affari sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu, nell'ambito della discussione in atto e finalizzata allo sviluppo della Rc sanitaria. Si tratta di una memoria scritta, anticipata durante l'audizione alla commissione svoltasi lo scorso 13 novembre.
"Approviamo - si legge nella memoria - l'intento del legislatore di aver voluto replicare le tabelle micro/macro lesioni auto, stabilite dal Codice delle Assicurazioni, anche sulla Rc professionale. In alternativa le tabelle del Tribunale di Milano genererebbero un sensibile incremento del costo medio del sinistro sanitario che, conseguentemente, determinerebbe un allineamento al rialzo dei premi a carico dei medici".
Anapa valuta comunque positivamente l'eventuale introduzione di una copertura assicurativa obbligatoria per le strutture sanitarie, al momento mancante; mentre, al contrario, esprime "ferma contrarietà all'eventuale introduzione di un obbligo a contrarre a carico delle compagnie che genererebbe l'effetto opposto, ossia incrementare ancora di più l'abbandono del ramo da parte di molte di esse".
"Approviamo - si legge nella memoria - l'intento del legislatore di aver voluto replicare le tabelle micro/macro lesioni auto, stabilite dal Codice delle Assicurazioni, anche sulla Rc professionale. In alternativa le tabelle del Tribunale di Milano genererebbero un sensibile incremento del costo medio del sinistro sanitario che, conseguentemente, determinerebbe un allineamento al rialzo dei premi a carico dei medici".
Secondo l'associazione degli agenti, un'altra chiave per contenere il crescente contenzioso in tema di malpractice e il lievitare dei costi, è l'individuazione da parte del legislatore delle persone realmente legittimate ad avere un risarcimento. "L'intervento del legislatore - continuano da Anapa - potrebbe orientarsi individuando gli aventi diritto, sulla scorta dell'odierno orientamento giurisprudenziale, con una sorta di cristallizzazione dello status quo, che impedisca pro futuro, ulteriori ampliamenti della platea degli aspiranti legittimati".
Anapa valuta comunque positivamente l'eventuale introduzione di una copertura assicurativa obbligatoria per le strutture sanitarie, al momento mancante; mentre, al contrario, esprime "ferma contrarietà all'eventuale introduzione di un obbligo a contrarre a carico delle compagnie che genererebbe l'effetto opposto, ossia incrementare ancora di più l'abbandono del ramo da parte di molte di esse".
Infine, nonostante l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione sia stato rinviato ad agosto, Anapa sostiene che non si siano ancora trovate misure adeguate per rendere più semplice la sottoscrizione e la distribuzione di queste coperture.
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