Aec 2.0, obiettivo trasparenza
Il gruppo prosegue il suo percorso di comunicazione economio-finanziaria con gli stakeholder
20/06/2013
Aec wholesale group ha deciso di continuare nella sua opera di comunicazione economico-finanziaria d'impresa per creare un circolo virtuoso tra operatori professionali dell'intermediazione, in chiave di reciprocità. Obiettivo: andare oltre la crisi. Una crisi che ha lambito anche il settore assicurativo, in termini di insolvenze. Pur beneficiando dell'inversione del ciclo produttivo, scrive Aec in una nota, il rischio più grande per gli intermediari di assicurazione grossisti deriva dalla responsabilità solidale nei confronti dei clienti derivante dalla collaborazione tra intermediari, ribadita oltre che dall'art. 2055 del c.c. anche nel c.d. decreto Crescita 2.0."
Dopo aver avviato, nel 2012, un percorso di corporate compliance management, implementato il modello organizzativo e gestionale (mog) per la prevenzione di reati, definito il codice etico, una serie di norme e best practices nazionali e internazionali, e dopo aver inoltrato nel 2013 la richiesta del rating di legalità all'Agcom, il gruppo guidato da Fabrizio Callarà prosegue su una linea che ha il dichiarato proposito della trasparenza verso gli stakeholder.
Secondo Aec, la responsabilità solidale nei confronti del cliente "non viene attenuata dall'intervento del fondo di garanzia per i mediatori di assicurazione e riassicurazione (fondo brokers). Infatti - spiega Aec - ove questo dovesse intervenire risarcendo il danno occorso dal Broker al cliente o all'impresa di assicurazione, lo stesso avrebbe l'obbligo di regresso nei confronti di tutti gli intermediari in collaborazione dei quali dovesse essere stato proposto o collocato il contratto di assicurazione". Il gruppo ha deciso in maniera autonoma di fornire a tutti i propri stakeholder primari e secondari una comunicazione contenente tutte le proprie informazioni economico-finanziarie e di corporate governance con l'obbiettivo di offrire la massima garanzia di continuità, affidabilità, solidità finanziaria e organizzativa. "Per il citato principio di reciprocità - osserva Aec - e in funzione della solidale responsabilità, sempre a garanzia dei nostri stakeholder, l'azienda nel pieno rispetto della privacy, farà altrettanto con i propri corrispondenti e collaboratori" con l'intento di creare un circolo virtuoso tra intermediari assicurativi professionali.
"Siamo certi che tutti i nostri stakeholder apprezzeranno l'iniziativa", ha spiegato l'amministratore delegato del gruppo Aec, Fabrizio Callarà. La reciproca trasparenza, secondo Callarà "è un valore aggiunto per l'azienda, misurabile in una maggiore competitività e solidità. Gli investimenti nella compliance, infatti, accrescono il valore reputazionale anche sul piano commerciale di Aec, che passa oggi a una nuova fase, quella della Aec 2.0 - conclude il numero uno di Aec - che pone al centro il valore fondamentale della sua brand reputation".
Dopo aver avviato, nel 2012, un percorso di corporate compliance management, implementato il modello organizzativo e gestionale (mog) per la prevenzione di reati, definito il codice etico, una serie di norme e best practices nazionali e internazionali, e dopo aver inoltrato nel 2013 la richiesta del rating di legalità all'Agcom, il gruppo guidato da Fabrizio Callarà prosegue su una linea che ha il dichiarato proposito della trasparenza verso gli stakeholder.
Secondo Aec, la responsabilità solidale nei confronti del cliente "non viene attenuata dall'intervento del fondo di garanzia per i mediatori di assicurazione e riassicurazione (fondo brokers). Infatti - spiega Aec - ove questo dovesse intervenire risarcendo il danno occorso dal Broker al cliente o all'impresa di assicurazione, lo stesso avrebbe l'obbligo di regresso nei confronti di tutti gli intermediari in collaborazione dei quali dovesse essere stato proposto o collocato il contratto di assicurazione". Il gruppo ha deciso in maniera autonoma di fornire a tutti i propri stakeholder primari e secondari una comunicazione contenente tutte le proprie informazioni economico-finanziarie e di corporate governance con l'obbiettivo di offrire la massima garanzia di continuità, affidabilità, solidità finanziaria e organizzativa. "Per il citato principio di reciprocità - osserva Aec - e in funzione della solidale responsabilità, sempre a garanzia dei nostri stakeholder, l'azienda nel pieno rispetto della privacy, farà altrettanto con i propri corrispondenti e collaboratori" con l'intento di creare un circolo virtuoso tra intermediari assicurativi professionali.
"Siamo certi che tutti i nostri stakeholder apprezzeranno l'iniziativa", ha spiegato l'amministratore delegato del gruppo Aec, Fabrizio Callarà. La reciproca trasparenza, secondo Callarà "è un valore aggiunto per l'azienda, misurabile in una maggiore competitività e solidità. Gli investimenti nella compliance, infatti, accrescono il valore reputazionale anche sul piano commerciale di Aec, che passa oggi a una nuova fase, quella della Aec 2.0 - conclude il numero uno di Aec - che pone al centro il valore fondamentale della sua brand reputation".
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