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Nasce Anapa, nuova associazione sindacale degli agenti d'assicurazione

Vincenzo Cirasola è il primo presidente nazionale

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Dare voce agli agenti e costruire insieme, passo dopo passo, il futuro del mercato dell'intermediazione assicurativa. Questo l'ambizioso progetto di Anapa, l'Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione, nata ufficialmente oggi a Bologna nelle sale del Royal Hotel Carlton. Un nuovo sindacato con volti noti della rappresentanza sindacale che sono usciti da Sna o che hanno dichiarato di non voler rinnovare l'iscrizione a Sna e Unapass. I presenti, secondo quanto riportano gli organizzatori, circa 250 persone, hanno eletto unanimemente e per acclamazione presidente nazionale del nuovo soggetto Vincenzo Cirasola, presidente del gruppo agenti Generali, espulso da pochissimo da Sna.

La Giunta Esecutiva è composta da otto consiglieri, designati dal presidente: tra questi Alessandro Lazzaro, presidente del gruppo agenti Axa Italia, ed Enrico Ulivieri, omologo di Zurich sono stati nominati vice. Il presidente e la sua giunta sono stati poi confermati per acclamazione dall'assemblea costituente. Gli altri membri della giunta sono: l'ex coordinatore regionale Sna dell'Emilia Romagna Luigi Mingozzi e il vice coordinatore Angelo Breglia (adesso segretario generale Anapa), Bruno Coccato, presidente gruppo agenti Cattolica, Giovanni Trotta, presidente del gruppo agenti Lloyd Adriatico, Roberto Arena, presidente gruppo agenti Vittoria e Pierangelo Colombo, presidente gruppo agenti Aviva.

Uno statuto snello
Già pronti manifesto programmatico, statuto, e codice etico della nuova associazione. Soprattutto lo statuto, fanno sapere, è dotato di una formulazione semplice, snella, chiara e comprensibile a tutti, il cui fulcro è rappresentato dal nuovo concetto di rappresentanza". Scorrendo tra le regole principali si scopre che l'Assemblea Congressuale è aperta a tutti gli associati, senza il filtro dei delegati provinciali e detterà le linee guida e gli obiettivi politici, oltre a eleggere i nove membri del Consiglio Direttivo. Ampio spazio ai gruppi agenti nel Coordinamento dei Gaa, definito una "fucina di idee e scambio di esperienze delle reali problematiche quotidiane della categoria". L'organo avrà un "ruolo complementare e coessenziale". Al motto di "sappiamo cosa vuole l'agente", la nuova associazione cerca così di "rovesciare la piramide del commando", mettendo al centro l'esperienza sul campo dei gruppi agenti. Cosa che più volte è stata contestata a Sna e Unapass in questi mesi.

Obiettivi in evoluzione
L'intento è sviluppare quello che Anapa chiama "un processo senza fine, in continua evoluzione, pensando più ad un atteggiamento, un approccio mentale, un moto perpetuo capace di auto alimentarsi e rigenerarsi". Obiettivi dinamici che sappiano evolvere in base al mercato e alle situazioni reali. Il nuovo sindacato ha come target tutti gli agenti, ma in particolare i non iscritti a nessuna rappresentanza tradizionali. "Vogliamo riservare - ha detto il neo presidente Vincenzo Cirasola - una particolare attenzione a tutti quei colleghi che hanno deciso di non aderire a nessun sindacato e che non hanno nessuna tutela, probabilmente convinti di considerare sufficiente quella garantita dai propri gruppi agenti. Condurremo delle battaglie anche per il loro futuro".

Le prime sfide sono ovviamente quelle che caratterizzano la condizione dell'agente oggi: l'articolo 34 sull'obbligo dei tre preventivi, il dl 179/2012 che favorisce il canale bancario e quello di Poste Italiane, la direttiva Imd2, gli oneri burocratici e le incombenze amministrative. "Crediamo che sia indispensabile - ha concluso Cirasola - rimettere al centro del dibattito poche, ma fondamentali questioni, ritenendo che sia necessaria l'immediata ripresa di un forte e costruttivo dialogo istituzionale, nel rispetto degli interessi reciproci e in una logica di sistema. Ci adopereremo per un rinnovato e costruttivo dialogo tra agenti e compagnie, tra agenti e istituzioni (Ivass, Ania, Governo, Parlamento, etc.), tra agenti e società (consumatori, istituzioni locali, mondo della cultura, etc.), tra agenti e l'Europa".

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