Covid-19, casi di phishing sulle polizze salute
La Polizia Postale segnala finte comunicazione delle compagnie relative a presunti piani assicurativi per la copertura del virus
La Polizia Postale, sulla propria pagina Facebook ha segnalato l’ennesimo caso di sciacallaggio legato alla pandemia da coronavirus. Una nuova campagna di phishing sta cavalcando cinicamente l’onda della diffusione del Covid-19: fingendo di fornire un’assicurazione sanitaria, i criminali possono riuscire a sottrarre credenziali di login di Microsoft Office365.
Le vittime ricevono un’email che propone l’aggiornamento della loro attuale polizza assicurativa sanitaria, mirato a comprendere anche la copertura per il Covid-19. Cliccando sul pulsante che consente di completare il pagamento dell’importo, le vittime, sono reindirizzate a un sito di phishing. “In alcuni casi – spiega la Polizia Postale – i cyber criminali hanno imitato una comunicazione del direttore esecutivo di una azienda relativa a nuovi piani assicurativi con copertura per il nuovo virus. Cliccando sul bottone per la visualizzazione del documento informativo gli utenti sono stati reindirizzati a un sito malevolo”.
L’invito che la Polizia Postale rivolge sempre agli utenti in casi come questo è quello di “diffidare da questi e da simili messaggi, evitando accuratamente di aprire gli allegati che essi contengono”.
Le vittime ricevono un’email che propone l’aggiornamento della loro attuale polizza assicurativa sanitaria, mirato a comprendere anche la copertura per il Covid-19. Cliccando sul pulsante che consente di completare il pagamento dell’importo, le vittime, sono reindirizzate a un sito di phishing. “In alcuni casi – spiega la Polizia Postale – i cyber criminali hanno imitato una comunicazione del direttore esecutivo di una azienda relativa a nuovi piani assicurativi con copertura per il nuovo virus. Cliccando sul bottone per la visualizzazione del documento informativo gli utenti sono stati reindirizzati a un sito malevolo”.
L’invito che la Polizia Postale rivolge sempre agli utenti in casi come questo è quello di “diffidare da questi e da simili messaggi, evitando accuratamente di aprire gli allegati che essi contengono”.
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