Ecco i rischi per il 2021
Balzo del rischio pandemico, che sale al secondo posto dietro alla business interruption nell'annuale classifica di Agcs
Un anno di pandemia si fa sentire. Anche nella percezione del rischio di imprenditori, manager, assicuratori, broker ed esperti del settore, come testimoniato dall'ultima edizione dell'Allianz Risk Barometer: stando ai risultati dell'indagine realizzata, come ogni anno, da Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), il rischio di nuove pandemie si piazza infatti al secondo posto della classifica dei rischi più percepiti, dietro alla sola business interruption. Un vero e proprio balzo, visto che questo genere di minaccia non era mai andata oltre il 16° posto e nella graduatoria dello scorso anno si fermava soltanto al 17° posto. In 16 Paesi la pandemia si impone addirittura come il rischio numero uno, piazzandosi almeno sul podio in 35 dei 38 Paesi presi in considerazione, con le sole eccezioni di Giappone, Corea del Sud e Ghana.
Al primo posto, come già accennato, si colloca invece la business interruption, minaccia influenzata probabilmente dagli effetti della pandemia e dalle misure di lockdown predisposte in varie zone del mondo. In questo caso, tuttavia, non si tratta di una grande novità: la business interruption si era aggiudicata già sette volte il triste primato della classifica di Agcs, e ritrova adesso quel primo posto che lo scorso anno aveva ceduto ai rischi informatici. Rischi informatici che si piazzano ora sul gradino più basso del podio, al terzo posto, a testimonianza del fatto che la minaccia, seppur meno percepita, desta ancora forti preoccupazioni fra gli addetti ai lavori.
Gli effetti della pandemia si fanno sentire anche sul resto della classifica. Eventi come cambiamenti dei mercati, variazioni macroeconomiche e rischi politici, in gran parte legati all'emergenza sanitaria tuttora in corso, risultano in decisa crescita rispetto allo scorso anno. In discesa invece minacce come cambiamenti dello scenario legislativo e regolamentare, catastrofi naturali, incendi/esplosioni e cambiamento climatico, rischi passati evidentemente in secondo piano con l'esplosione della pandemia.
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