Condizioni più difficili per assicurare le imprese
I risk manager delle large corporate lamentano una minore capacità e premi in rialzo su quasi tutte le linee, in particolare nelle D&O
20/04/2021
Per l’80% dei risk manager le condizioni del mercato assicurativo per il 2021 sono peggiorate. Effetto di un inasprimento che dura da qualche anno a cui si sono sommate le conseguenze della pandemia. Ne dà conto un’indagine realizzata da Anra sull’esito dei programmi assicurativi al 31 dicembre 2020 tra i propri soci nelle scorse settimane.
Le condizioni peggiori si riscontano nelle coperture D&O, su cui il 90% degli intervistati segnala costi in rialzo e un inasprimento delle condizioni.
I risk manager registrano anche un aumento dei premi nella linea Property Damage & Business Interruption, una condizione che le aziende tendono a compensare attraverso un aumento della ritenzione secondo criteri di loss prevention. Il cyber rimane un rischio aperto: secondo quanto emerge dalla survey, un’ampia percentuale di polizze dei rami Property, Liability, D&O e Trasporti non prevede una specifica estensione a questa tipologia di rischio.
In conseguenza della polarizzazione del mercato sulla linea Crediti fra i tre grandi assicuratori internazionali (Atradius, Coface, Euler Hermes), i risk manager lamentano un aumento generalizzato dei costi di trasferimento del rischio, cui corrisponde per quasi il 40% dei rispondenti un aumento della ritenzione tramite franchigie, scoperti ed eventuale ritenzione captive.
In misura minore, ma pur sempre rilevante, il 35% dei rispondenti ha segnalato aumenti di costo nelle linee Responsabilità Civile e Trasporti, mentre appaiono stabili le linee Malattia ed Infortuni.
La pandemia fa sentire la propria influenza con l’inserimento di una clausola di esclusione del rischio relativo rilevata dalla metà circa dei risk manager.
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