Uk, il costo della business interruption per Covid-19

Il coronavirus presenta il conto alle compagnie assicurative in Regno Unito. Secondo la Financial Conduct Authority, l'autorità di vigilanza di Londra, le imprese britanniche hanno finora liquidato oltre 700 milioni di sterline per sinistri legati al blocco delle attività a seguito della pandemia di Covid-19. Gli indennizzi, com'è noto, sono arrivati a seguito di una pronuncia della Suprema Corte che ha imposto alle compagnie di liquidare i sinistri di business interruption denunciati dai clienti, soprattutto esercizi commerciali, a causa dell'emergenza sanitaria e delle misure di lockdown decise dal governo. Nel dettaglio, secondo l'autorità, le imprese hanno pagato pagamenti intermedi per 268 milioni di sterline e raggiunto accordi definitivi per 433 milioni di sterline. Il conteggio potrebbe tuttavia essere ancora più alto, visto che per alcune attività ci vorrà ancora del tempo per registrare l'evidenza di una perdita economica.

“Dove vediamo ritardi, interveniamo intraprendendo azioni di vigilanza”, ha affermato Nikhil Rathi, ceo dell'autorità, in un'audizione al parlamento britannico. Rathi ha inoltre evidenziato che alcune attività hanno accettato fondi governativi per poter continuare a pagare i propri dipendenti durante il lockdown, sollevando la questione se questi esercizi abbiano diritto anche agli indennizzi delle compagnie. “È qualcosa che dipende dalle precise clausole del contratto – ha aggiunto – e non possiamo pensare che la pronuncia della Suprema Corte sia una sorta di Sacro Graal, in grado di dare una risposta completa a questa domanda”. Proprio la Financial Conduct Authority aveva sollevato la questione di fronte alla più alta corte britannica lo scorso anno, sottolineando che la dinamica avrebbe potuto interessare più di 60 assicuratori, 700 tipi di polizza, 370mila assicurati e miliardi di sterline di indennizzi.