Agcs: ecco i rischi per il settore Aviation
Dopo il tracollo dovuto alla pandemia, il settore inizia a riprendersi. Un report mette in fila le sfide che il mondo dell'aviazione dovrà affrontare per ripartire nell’era Covid-19
Problematiche relative ai piloti, rischi a seguito della ripartenza e persino presenza di insetti nella strumentazione. Sono solo alcuni dei rischi per il comparto dell’aviazione analizzati da Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs) che ha messo in evidenza alcuni trend da considerare nell’era post-Covid. L’arresto dei viaggi aerei durante la pandemia ha colpito duramente il settore. Nel solo mese di aprile 2020, ricorda Agcs, due terzi della flotta mondiale dell’aviazione commerciale era ferma in pista, mentre il traffico passeggeri era sceso del 90% rispetto all’anno precedente.
La ricerca identifica una serie di modi in cui il Covid-19 sta rimodellando il settore, guidando cambiamenti a lungo termine nella composizione delle flotte, nelle rotte di volo e nella domanda dei passeggeri. Il primo trend messo in evidenza riguarda i piloti. All’inizio di quest’anno decine di piloti hanno riferito all’Aviation safety reporting system della Nasa di aver commesso errori al rientro in servizio, come ad esempio tentativi multipli di atterraggio. Molti dichiarano di aver perso la pratica e di sentirsi “arrugginiti”. Le compagnie aeree (e altri operatori) sono ben consapevoli di questa situazione e continuano a prendere provvedimenti per gestire e mitigare questi rischi. Ma un altro elemento segnalato dal report riguarda “il comportamento indisciplinato dei passeggeri” considerato “sempre più preoccupante”, soprattutto negli Usa. In un anno normale ci sono circa 150 segnalazioni di atteggiamenti di disturbo dei passeggeri a bordo, ma secondo la Federal Aviation Administration fino a giugno 2021 ce ne sono stati 3.000, la maggior parte dei quali riguardava passeggeri che si rifiutavano di indossare la mascherina.
Il rapporto indica che l’industria aeronautica ha visto finora relativamente poche richieste di risarcimento collegate alla pandemia. In un numero limitato di casi di responsabilità civile, i passeggeri hanno citato in giudizio le compagnie aeree per cancellazioni o interruzioni del servizio. L'analisi Agcs di oltre 46mila richieste di indennizzo per l'assicurazione dell'aviazione, dal 2016 a fine 2020, per un valore di oltre 14,5 miliardi di euro, mostra che gli incidenti di collisione/ crash rappresentano oltre la metà del valore di tutte le richieste. Altre cause costose di danno includono difetti di lavorazione/manutenzione e guasti ai macchinari.
La ricerca identifica una serie di modi in cui il Covid-19 sta rimodellando il settore, guidando cambiamenti a lungo termine nella composizione delle flotte, nelle rotte di volo e nella domanda dei passeggeri. Il primo trend messo in evidenza riguarda i piloti. All’inizio di quest’anno decine di piloti hanno riferito all’Aviation safety reporting system della Nasa di aver commesso errori al rientro in servizio, come ad esempio tentativi multipli di atterraggio. Molti dichiarano di aver perso la pratica e di sentirsi “arrugginiti”. Le compagnie aeree (e altri operatori) sono ben consapevoli di questa situazione e continuano a prendere provvedimenti per gestire e mitigare questi rischi. Ma un altro elemento segnalato dal report riguarda “il comportamento indisciplinato dei passeggeri” considerato “sempre più preoccupante”, soprattutto negli Usa. In un anno normale ci sono circa 150 segnalazioni di atteggiamenti di disturbo dei passeggeri a bordo, ma secondo la Federal Aviation Administration fino a giugno 2021 ce ne sono stati 3.000, la maggior parte dei quali riguardava passeggeri che si rifiutavano di indossare la mascherina.
Aerei fermi e meno piloti
Sebbene gran parte della flotta aerea mondiale sia stata (e lo è ancora) messa a terra durante la pandemia, le esposizioni alle perdite non svaniscono. Cambiano. Le flotte in sosta sono esposte agli eventi atmosferici. A maggio 2021, diversi Boeing 737 Max 8 a terra sono stati danneggiati in Texas da chicchi di grandine delle dimensioni di una palla da golf. Anche il rischio di incidenti a terra e durante le manovre, spiega Agcs, aumenta e può portare a costose richieste di risarcimento. Ci sono state diverse collisioni all'inizio della pandemia mentre gli operatori trasferivano gli aerei nelle strutture di rimessaggio. Altre sono possibili quando gli aerei vengono spostati di nuovo in vista del riutilizzo.
Inoltre, per quanto possa sembrare strano, l’industria globale dell’aviazione deve affrontare una carenza nel numero dei piloti nel medio e lungo termine. L'enorme aumento dei viaggi aerei prima della pandemia significava che la domanda di piloti era già superiore all'offerta. Ne saranno richiesti, nel prossimo decennio, più di 250mila.Altro trend evidenziato riguarda i nuovi aeromobili: gli aerei di nuova generazione, osserva Agcs, portano benefici in termini di sicurezza ed efficienza, ma i nuovi materiali come i compositi, il titanio e le leghe sono più dispendiosi da riparare, con conseguente aumento dei costi dei sinistri.
Il report segnala infine il verificarsi di numerosi casi di nidi di insetti non rilevati all’interno dei tubi di Pitot dell’aereo, sensori sensibili alla pressione che forniscono dati a un computer avionico: un problema che può alterare la corretta trasmissione dei dati.
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