Attività illecite, i rischi per le grandi aziende
All’aumentare del fatturato, secondo un’indagine di Kroll, cresce l’impatto di corruzione e altre attività illegali
Le grandi imprese globali sono anche quelle più esposte all’impatto di attività illecite. Il 57% delle imprese con un fatturato superiore ai 15 miliardi di dollari, secondo una recente ricerca di Kroll, ha dichiarato di aver subito un impatto molto significativo da attività illecite come frode, corruzione e riciclaggio di denaro: la media globale, giusto per avere un’idea si ferma al 36%.
Per le società con fatturato compreso fra 10 e 15 miliardi di dollari, la percezione di un impatto molto significativo arriva al 48%. Insomma, secondo i risultati dell’indagine, sembra proprio che, all’aumentare delle dimensioni, aumenti anche il rischio di pesanti ripercussioni sulla continuità aziendale. Secondo i curatori della ricerca, ciò può essere legato alla maggiore complessità della struttura e della supply chain, cosa che renderebbe difficile monitorare efficacemente tutte le potenziali fonti di minaccia.
A tal proposito, circa la metà degli intervistati (46%) ha indicato come prima fonte di rischio la scarsa visibilità dell’operato di terze parti, come fornitori, clienti e distributori. Al secondo posto si piazzano le carenze nei sistemi interni di archiviazione della documentazione (39%), seguite dalle azioni dei dipendenti (23%).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
kroll,
👥