Servizi finanziari, i cda cercano competenze tecnologiche ed Esg
Dei consiglieri nominati in Italia nel 2023, il 36% ha esperienza in ambito tech e il 24% in tematiche relative alla sostenibilità
I consigli di amministrazione italiani dei player del settore finanziario e assicurativo stanno evolvendo e si preparano ad affrontare le sfide legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità, integrando al proprio interno specifiche competenze in materia. Lo ha rilevato l'EY European Financial Services Boardroom Monitor, che monitora semestralmente l'esperienza, la formazione e le competenze dei membri dei cda delle istituzioni finanziarie e assicurative comprese nell’Msci European Financials Index e di altri grandi intermediari finanziari.
Dall’analisi emerge che l’Italia, con il 43,5% di donne nei consigli delle società quotate che operano nel settore finanziario, è seconda soltanto alla Francia (46,6%) per quanto attiene alla rappresentanza femminile nei board. Seguono Paesi Bassi (42,2%), Germania (39,7%) e Spagna (39,4%).
Eppure nel 2023 le nuove nomine femminili nei cda delle istituzioni finanziarie europee sono diminuite rispetto all’anno precedente: il 44% dei nuovi consiglieri sono donne, in calo rispetto al 51% del 2022.
Le aziende del settore dei servizi finanziari, continuano gli analisti, si sono avvalse delle nuove nomine per integrare competenze tecnologiche e di sostenibilità nei loro consigli di amministrazione: dei consiglieri nominati in Italia nel 2023, il 36% ha esperienza in ambito tecnologico, rispetto al 19% dello scorso anno, mentre il 24% ha portato competenze in ambito Esg e sostenibilità.
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