Consulenti finanziari, c'è spazio per 7000 nuovi professionisti
Secondo Excellence Consulting, la quota della ricchezza delle famiglie italiane amministrata dalle reti aumenterebbe dal 12% al 23% e il portafoglio medio raddoppierebbe da 30 a 60 milioni di euro, entro il 2035
Entro il 2035, nell'industria delle reti di consulenza finanziaria potranno entrare fino a 7.000 nuovi consulenti, secondo una nuova ricerca di Excellence Consulting, intitolata La domanda di consulenti finanziari nell’industria delle reti nel prossimo decennio.
Secondo la società di consulenza, se la ricchezza finanziaria totale degli italiani, l'asset under management delle reti di consulenti finanziari e il numero dei clienti mantenessero il tasso di crescita degli ultimi dieci anni (2013-2023), nel 2035 l'industria della consulenza finanziaria gestirebbe quasi il 25% del totale della ricchezza finanziaria e ci sarebbe quindi spazio per circa 7.000 nuovi consulenti.
La quota della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane amministrata dalle reti aumenterebbe, secondo il modello di Excellence Consulting, dal 12% al 23% e il portafoglio medio di ogni consulente finanziario raddoppierebbe da 30 a 60 milioni di euro. Uno scenario definito "altamente probabile" dagli analisti della società, se paragonato con quanto è già accaduto nel mercato americano degli ultimi dieci anni.
Lo studio prende in considerazione i dati di Bankitalia e Assoreti, per l'Italia, e quelli forniti da Federal Reserve e Investment Adviser Association (nel periodo 2010-2022). La quota di mercato delle reti italiane rispetto alla ricchezza finanziaria totale delle famiglie ha raggiunto il 12% rispetto al 67% degli Usa; i clienti dei consulenti in Italia sono passati da 3,3 a 4,6 milioni e in Usa da 23,2 a 54,4 milioni; mentre i consulenti finanziari italiani da 21.299 a 21.491 (+0,1% il tasso annuo composto di crescita negli ultimi dieci anni) e in Usa da 222mila a 390mila (+4,8%).
Traguardando il 2035, si possono mantenere per il nostro paese i tassi di crescita degli ultimi dieci anni e, contemporaneamente, porre un vincolo al numero di clienti che ogni consulente potrà gestire con successo (per esempio 250 per consulente). "In tale scenario - spiega Exellence - ci troveremmo al 2035 con la ricchezza finanziaria totale delle famiglie italiane che salirebbe a 7.200 miliardi e le reti di consulenti finanziari che aiuterebbero a gestire circa il 23% di tale ricchezza (delta quota di mercato reti 2023-2035: +11 punti percentuali), il portafoglio medio dei consulenti finanziari salirebbe fino a 60 milioni pro capite a partire dagli attuali 30 milioni, con una qualità media della clientela in netto miglioramento (da circa 135mila euro per cliente a quasi 250mila euro per cliente), ma soprattutto ci sarebbe spazio per circa 28.321 consulenti finanziari (delta rispetto a oggi di circa +6.830).
"È necessario certamente creare un ponte tra vecchie e nuove generazioni, puntando anche sul lavoro in team, ma soprattutto occorrerà approntare degli efficaci percorsi di professional development dei neo-inseriti nelle reti, per accelerare l’onboarding e la crescita di nuovi consulenti finanziari, magari andando ad attingere anche da altre professioni, come è stato fatto proprio nel mercato Usa", ha sottolineato Maurizio Primanni, ceo di Excellence Consulting.
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