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Federprivacy, attenzione ai software di deepfake

Auspicabile che "le istituzioni si attivino per arginare il rischio di vedere un boom di truffe e furti d’identità"

Federprivacy, attenzione ai software di deepfake
"L’assunzione abusiva dell’identità altrui integra il delitto di sostituzione di persona punito dall’art. 494 del Codice Penale, oltre a tutti gli altri deprecabili reati che conseguono potenzialmente da una condotta illecita attuata con l’ausilio di un software di intelligenza artificiale, come la truffa, la pedofilia, il revenge porn, nonché i reati informatici di cui all'art 615 bis. La diffusione di programmi come Deep-Live-Cam impone alle istituzioni l'obbligo di un approfondimento giuridico su una pericolosa situazione che rischia di minare alle fondamenta la tutela della privacy, l'identità personale, e soprattutto i minimali princìpi su cui si fonda l'intera coesione sociale".  

A lanciare l'allarme è l'avvocato Vittorio Lombardi, membro del consiglio direttivo di Federprivacy, riferendosi a un nuovo (uno dei molti) software che grazie all'intelligenza artificiale permette di sostituirsi a chiunque assumendone il volto. 

Criminali informatici e non, ricorda Federprivacy in un comunicato, "possono approfittarne rubando l'identità degli utenti per commettere truffe, mentre predatori sessuali possono adescare minori camuffandosi da loro coetanei". 
Gli sviluppatori di software come Deep-Live-Cam, spiega Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, "devono fornire chiare istruzioni per utilizzare il programma in modo lecito e dare evidenza della loro conformità alle normative vigenti". 

In attesa che il nuovo regolamento europeo sull'intelligenza artificiale (AI Act) assumerà piena efficacia tra due anni, secondo Federprivacy è auspicabile che "le istituzioni si attivino per arginare il rischio di vedere un boom di truffe e furti d’identità che potrebbero far perdere il controllo della situazione".

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