Primi nove mesi in crescita per il credito al consumo
L'aumento dello stock di credito alle famiglie, secondo Assofin, Crif e Prometeia, si rafforzerà nel biennio 2025-2026, con la rischiosità sotto controllo
Cresce il credito alle famiglie italiane nei primi nove mesi dell'anno. Le erogazioni complessive di credito al consumo chiudono i primi nove mesi del 2024 in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una progressiva accelerazione nel corso dei trimestri. Lo sostiene la 57esima edizione dell'Osservatorio sul credito al dettaglio firmato da Assofin, Crif e Prometeia.
I prestiti personali (+11,2%) hanno trainato la crescita, anche sul mercato europeo, con un "apporto molto rilevante" dei finanziamenti finalizzati all'acquisto di autoveicoli e motocicli erogati presso i concessionari da operatori captive e multiprodotto (+7,8%). I finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni e servizi, per esempio arredo, elettronica ed elettrodomestici, beni per aumentare l'efficienza energetica dell'abitazione, ciclomotori e altri beni e servizi finanziabili, replicano i volumi dell'anno scorso, anche grazie al contributo dei finanziamenti a sostegno dell'e-commerce.
I prestiti ai pensionati e ai dipendenti privati hanno sostenuto le erogazioni della cessione del quinto (stipendio o pensione) che hanno azzerano il calo (-0,2% nei primi nove mesi del 2024).
I mutui immobiliari per acquisto dell'abitazione tornano a crescere, si legge nell'osservatorio: il valore complessivo dei mutui erogati alle famiglie è cresciuto del 4,1%. Le erogazioni per acquisto nel terzo trimestre dell’anno hanno segnato un +14,2%, anche grazie all’offerta dei cosiddetti mutui green. Anche le surroghe continuano a crescere: nei primi nove mesi dell’anno, il valore dei volumi di mutui surrogati è cresciuto del 59,1%.
Nel secondo e terzo trimestre è aumentata lievemente la rischiosità del credito al consumo, mentre resta stabile quella relativa ai mutui. Per quanto riguarda il credito al consumo, nei primi nove mesi dell’anno l'osservatorio ha registrato un "aumento moderato" degli indicatori di rischiosità, trainato dai prestiti personali, mentre resta stabile la qualità del credito dei finanziamenti per l'acquisto di auto. Relativamente ai mutui, la qualità del credito resta elevata e sostanzialmente stabile, grazie alla surroga facilitata, il fondo di garanzia e il bonus mutui.
La crescita dello stock di credito alle famiglie, secondo Assofin, Crif e Prometeia, si rafforzerà nel biennio 2025-2026, con la rischiosità sotto controllo.
Per quanto riguarda l’economia italiana, dopo il rallentamento del 2024, le prospettive di crescita per il prossimo anno sono modeste a causa anche del ridimensionamento degli incentivi fiscali alle ristrutturazioni e il "lento decollo" del Piano di transizione 5.0. "La crescita - sottolinea l'osservatorio - sarà affidata soprattutto ai fondi del Pnrr, ma il rispetto delle regole del Patto di stabilità ridurrà i margini di manovra della politica fiscale, un elemento che è stato fondamentale per la tenuta dell’economia negli anni scorsi".
In questo contesto, l’ulteriore ripresa del potere d’acquisto e la riduzione dei tassi di interesse da parte della Bce favoriranno il ricorso al credito da parte delle famiglie. A partire dal 2025, si consoliderà la ripresa dei flussi di mutui. Continuerà a crescere il comparto del credito al consumo, sostenuto dai prestiti personali che rappresentano circa il 40% dei flussi complessivi.
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