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Il rischio cyber è la prima preoccupazione delle aziende

Nell’ultimo Allianz Risk Barometer, quattro esperti su dieci hanno posto gli attacchi informatici al primo posto della classifica dei timori delle realtà produttive, seguiti dall'interruzione dell'attività e dalle cat nat

Il rischio cyber è la prima preoccupazione delle aziende
Gli incidenti informatici si confermano la maggiore preoccupazione delle aziende a livello globale nel 2025, seguiti ancora una volta dall'interruzione dell'attività e dalle catastrofi naturali. È ciò che emerge dalla nuova edizione dell’Allianz Risk Barometer, l’annuale classifica dei rischi aziendali stilata da Allianz Commercial sulla base delle opinioni di quasi 4.000 esperti da oltre 100 paesi.
E se i cambiamenti nella legislazione rimangono saldi al quarto posto della graduatoria, la vera sorpresa è rappresentata dal cambiamento climatico che, salito al quinto posto (dal settimo della scorsa edizione), si qualifica come il rischio maggiormente cresciuto e raggiunge la sua posizione più alta nell’arco dei 14 anni di sondaggio.

Il ranking a livello globale
Con il 38% delle risposte complessive, gli incidenti informatici si classificano come il rischio più sentito a livello globale per il quarto anno consecutivo: è il pericolo principale in 20 paesi, tra cui Argentina, Francia, Germania, India, Sud Africa, Regno Unito e Stati Uniti. Nello specifico, più del 60% degli intervistati ha identificato i data breach come il rischio informatico che le aziende temono di più, seguito dagli attacchi alle infrastrutture critiche e alle proprietà materiali (57%).
L'interruzione dell'attività, classificatasi al primo o secondo posto in ogni Risk Barometer dell'ultimo decennio, mantiene la sua posizione al secondo posto nel 2025 con il 31% delle risposte. Si tratta di una tipica conseguenza di eventi eterogenei come disastri naturali, attacchi informatici o crisi politiche, che possono tutti influire sulla capacità di un'azienda di operare normalmente.
Le catastrofi naturali si posizionano invece al terzo posto, con il 29%. Il 2024 è stato infatti un anno ricco di eventi naturali estremi, con uragani e tempeste estreme in Nord America, alluvioni in Europa e Asia e siccità in Africa e Sud America. Per la quinta volta consecutiva, inoltre, tutto il mondo le perdite assicurate hanno ampiamente superato i 100 miliardi di dollari.
Ma quello passato è anche stimato come l'anno più caldo di sempre. È così che si spiega la posizione del cambiamento climatico che, dopo essere sceso in classifica durante gli anni della pandemia (poiché le aziende dovevano affrontare sfide più immediate), è salito di due posizioni, entrando nella top cinque dei rischi a livello globale (posizione più alta di sempre).
Al quarto posto troviamo anche quest’anno i cambiamenti nella legislazione e regolamentazione, mentre chiudono la classifica i rischi politici, scesi alla nona posizione nonostante la crescente incertezza geopolitica in Medio Oriente, Ucraina e Sud-est asiatico, e i rischi rappresentati dalle nuove tecnologie (AI ma non solo), che per la prima volta si affacciano nella top 10 della classifica.

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