Stop del Tar alle maxi-sanzioni Isvap
Il ricorso era stato presentato da Groupama e Direct Line
20/02/2012
Il Tribunale ha deciso l'annullamento delle maxi-multe comminate dall'Isvap alle compagnie assicuratrici colpevoli di aver fornito comunicazioni errate o incomplete alla banca dati sinistri tenuta dall'istituto di controllo. La vicenda aveva sollevato vibranti proteste lo scorso anno ed era culminata nel ricorso al Tar del Lazio da parte di Groupama e Direct Line.
L'Isvap avrebbe adottato una nozione di illecito differente e più ampia di quella prevista dalla legge", secondo la motivazione della corte.
Le multe infatti sono previste dal codice del settore da un minimo di cinquecento fino a un massimo di cinquemila euro. Il problema è sorto quando l'Isvap di Giannini ha deciso di comminare le sanzioni per ogni singolo dato mancante o errato comunicato alla banca dati. Il che, soprattutto per le compagnie del settore Rc auto, si era tradotto in importi complessivi di centinaia di milioni di euro.
L'Isvap avrebbe adottato una nozione di illecito differente e più ampia di quella prevista dalla legge", secondo la motivazione della corte.
Le multe infatti sono previste dal codice del settore da un minimo di cinquecento fino a un massimo di cinquemila euro. Il problema è sorto quando l'Isvap di Giannini ha deciso di comminare le sanzioni per ogni singolo dato mancante o errato comunicato alla banca dati. Il che, soprattutto per le compagnie del settore Rc auto, si era tradotto in importi complessivi di centinaia di milioni di euro.
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