Italiani ancora cauti sul risparmio
Secondo l'Osservatorio UnipolSai, la crisi ha lasciato un segno
25/11/2015
Futuro economico incerto (34%), desiderio di mantenere l’attuale tenore di vita (33%), ma consapevolezza degli strumenti di risparmio disponibili (43%) e delle figure professionali a cui rivolgersi (61%). Questi i risultati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, affidata a Nextplora.
Nel secondo trimestre di quest'anno, la spesa delle famiglie è aumentata dello 0,4% (la più alta dal 2010), mentre la propensione al risparmio è scesa di 2 decimi di punto all’8,7% (dati Istat settembre 2015). Resta un generale senso di incertezza dovuto alla crisi appena superata: per il 34%, questa ha lasciato un segno e il 27% è convinto che avremo meno soldi a disposizione
Le forme di accumulo più conosciute sono le polizze assicurative sulla vita (54%) e i fondi pensione (49%), per i quali ci si rivolge alla propria banca (36%) e assicuratore (25%) o a siti Internet specializzati (16%), mentre è ancora limitato il ricorso a siti web delle compagnie (4%), blog forum e social network (4%).
Nel secondo trimestre di quest'anno, la spesa delle famiglie è aumentata dello 0,4% (la più alta dal 2010), mentre la propensione al risparmio è scesa di 2 decimi di punto all’8,7% (dati Istat settembre 2015). Resta un generale senso di incertezza dovuto alla crisi appena superata: per il 34%, questa ha lasciato un segno e il 27% è convinto che avremo meno soldi a disposizione
Le forme di accumulo più conosciute sono le polizze assicurative sulla vita (54%) e i fondi pensione (49%), per i quali ci si rivolge alla propria banca (36%) e assicuratore (25%) o a siti Internet specializzati (16%), mentre è ancora limitato il ricorso a siti web delle compagnie (4%), blog forum e social network (4%).
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