Cyber crime, quasi un’azienda su due a rischio
L’indagine Ey ha esaminato le criticità legate alla sicurezza delle informazioni che le aziende devono affrontare quotidianamente
15/12/2015
Non è più una questione di se, ma di quando, un’azienda sarà vittima di un attacco. Le minacce sono in continua evoluzione per numero e tipologia e la continua espansione della connettività del business crea nuove vulnerabilità. E quasi la metà delle imprese, a livello globale, non ritiene di essere protetta dagli attacchi informatici. A livello generale, infatti, il 40% delle aziende non considera sufficienti le soluzioni messe in campo per contrastare gli attacchi informatici. Per l’88% il sistema a presidio della sicurezza delle informazioni non è all’altezza delle reali necessità di protezione del business e il 69% degli intervistati ritiene che il budget dedicato alla cybersecurity dovrebbe essere incrementato fino al 50% per rispondere adeguatamente alle reali esigenze aziendali. È quanto emerge dall’indagine Ey sulla protezione delle informazioni Creating trust in the digital world. L’analisi, che ha coinvolto più di 1.750 cio, ciso e altri information security executive e manager provenienti da 67 Paesi, ha esaminato le criticità legate alla sicurezza delle informazioni che le aziende devono affrontare quotidianamente. In Italia, la percezione dell’inadeguatezza dei sistemi esistenti è in linea con i numeri globali. Per ben il 71% degli intervistati dovrebbe essere incrementato il budget da destinare alla sicurezza informatica ma il 46% dichiara che rimarrà costante nei prossimi 12 mesi.
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