I numeri del credito specializzato nel 2013
Pubblicate le statistiche congiunte di Assifact, Assilea e Assofin
23/07/2014
Assifact, Assilea e Assofin, le tre associazioni di categoria cui aderiscono banche e intermediari finanziari attivi, rispettivamente, nel settore del credito alle famiglie, del leasing e del factoring hanno pubblicato un'indagine congiunta sul credito specializzato in Italia. La sesta edizione annuale raccoglie i dati del credito specializzato per il 2013, facendo luce sulle dinamiche recenti e sull'importanza che il settore ricopre nel panorama economico rispetto ai principali indicatori macroeconomici.
Nonostante le performance negative registrate nel 2013, il credito specializzato conserva un ruolo importante nel finanziamento di famiglie e imprese, coprendo circa il 19% degli impieghi in essere di banche e intermediari finanziari, mentre i flussi di credito specializzato superano il 15% del Pil. L'incidenza dei flussi di credito specializzato a medio termine alle imprese sugli investimenti e sulla spesa delle famiglie si attesta rispettivamente al 5,4% e al 5,6%. Famiglie e imprese rappresentano i principali settori serviti dal credito specializzato, con una quota rispettivamente pari a circa il 61% (mutui e credito al consumo) e il 32% (factoring e leasing) dell'outstanding totale. Il supporto al settore pubblico (circa il 4% del totale) è garantito in particolare da operazioni di factoring.
La quota dei nuovi flussi di credito finanziata dagli operatori specializzati, ripartiti tra società commerciali di leasing operativo, intermediari finanziari ex art. 106, intermediari finanziari ex art. 107 e banche specializzate, è stata pari al 93,8%. Tra gli operatori specializzati gli intermediari finanziari ex art. 107, con il 76,3% di rilevanza sul totale, sono la classe di operatori che finanzia la maggior quota di credito specializzato. Appare in crescita la quota di mercato delle banche generaliste: sotto questo profilo, si sottolinea la trasformazione di un importante società da intermediario finanziario ex art. 107 a banca generalista.
La predominanza degli operatori specializzati nel settore del credito specializzato è tuttavia evidente, anche se in maniera meno marcata, anche dai dati sull'outstanding: il 67,1% degli impieghi in essere fa riferimento ad operatori specializzati ed in particolare agli intermediari finanziari ex art. 107 che ne rappresentano il 42,4%. Il restante 32,9% degli impieghi è invece detenuto dalle banche generaliste.
Nonostante le performance negative registrate nel 2013, il credito specializzato conserva un ruolo importante nel finanziamento di famiglie e imprese, coprendo circa il 19% degli impieghi in essere di banche e intermediari finanziari, mentre i flussi di credito specializzato superano il 15% del Pil. L'incidenza dei flussi di credito specializzato a medio termine alle imprese sugli investimenti e sulla spesa delle famiglie si attesta rispettivamente al 5,4% e al 5,6%. Famiglie e imprese rappresentano i principali settori serviti dal credito specializzato, con una quota rispettivamente pari a circa il 61% (mutui e credito al consumo) e il 32% (factoring e leasing) dell'outstanding totale. Il supporto al settore pubblico (circa il 4% del totale) è garantito in particolare da operazioni di factoring.
La quota dei nuovi flussi di credito finanziata dagli operatori specializzati, ripartiti tra società commerciali di leasing operativo, intermediari finanziari ex art. 106, intermediari finanziari ex art. 107 e banche specializzate, è stata pari al 93,8%. Tra gli operatori specializzati gli intermediari finanziari ex art. 107, con il 76,3% di rilevanza sul totale, sono la classe di operatori che finanzia la maggior quota di credito specializzato. Appare in crescita la quota di mercato delle banche generaliste: sotto questo profilo, si sottolinea la trasformazione di un importante società da intermediario finanziario ex art. 107 a banca generalista.
La predominanza degli operatori specializzati nel settore del credito specializzato è tuttavia evidente, anche se in maniera meno marcata, anche dai dati sull'outstanding: il 67,1% degli impieghi in essere fa riferimento ad operatori specializzati ed in particolare agli intermediari finanziari ex art. 107 che ne rappresentano il 42,4%. Il restante 32,9% degli impieghi è invece detenuto dalle banche generaliste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
assifact,
👥