Factoring, nel 2016 target di crescita del 3,9%
Giro d'affari di quasi 185 miliardi di euro (+4,09%) per il 2015. I dati sono stati presentati da Assifact
08/04/2016
Continua a crescere il giro d'affari del factoring. Dopo una crescita pari 4,09% registrata nel 2015 anche per il 2016 si stima un ulteriore incremento del 3,9%.
I dati sono stati diffusi da Assifact, l'associazione che riunisce le aziende del factoring, settore che in Italia rappresenta il 12% del pil.
Al 31 dicembre 2015, l’ammontare dei crediti in essere (outstanding) è cresciuta del 3,02%, mentre il totale degli anticipi e corrispettivi erogati alle imprese è aumentato del 4,46%.
L‘83,64% dei cedenti è rappresentato da imprese e società non finanziarie. La amministrazioni pubbliche pesano per il 26,55% sul portafoglio.
Migliorano i tempi dei ritardi medi di pagamento sia per il settore privato sia per quello pubblico: la durata effettiva media scende da 94 a 80 giorni per le imprese e da 165 a 144 giorni per la Pubblica amministrazione, anche se, com'è evidente, questi dati sono lontanissimi dai valori considerati fisiologici e in linea con la normativa che prevede il saldo entro 30/60 giorni. "Nonostante gli sforzi degli ultimi governi che si sono succeduti - si legge nella nota - il divario con le altre economie europee avanzate rimane quindi elevato".
Tuttavia il factoring ha una percentuale di sofferenze contenuta, pari al 3,42% dell’esposizione totale al 31 dicembre 2015, in linea con il livello di fine 2014 e al di sotto delle sofferenze bancarie che sono pari all’11% degli impieghi bancari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA