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Le imprese italiane puntano sul welfare aziendale

Il 69% delle aziende è pronto a investire in buoni shopping e previdenza complementare per i propri dipendenti

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Assistenza familiare, buoni shopping, previdenza completare. E ancora buoni pasto, personal care e servizi per la mobilità. I piani di welfare aziendale interessano sempre di più le imprese italiane, incentivate anche dalla detassazione per i servizi di welfare per i privati. Ben 7 imprese italiane su 10 (69%) hanno rivelato l’intenzione di investire in piani welfare per i propri dipendenti. Se il 33% ammette di essere già all’opera per implementare i propri piani, il 36% ha deciso di mettere in campo nuovi investimenti nel settore. È quanto emerge da una recente ricerca condotta da A.T. Kearney per Sodexo Benefit&Rewards Services intervistando circa 50 aziende, tra grandi imprese e pmi con sede in Italia. I risultati sono stati presentati in occasione del World business forum di Milano.
Tra le motivazioni che spingono verso il welfare aziendale ci sono la fidelizzazione dei clienti e dei lavoratori stessi, l’attrazione dei nuovi talenti e la creazione e rafforzamento di relazioni con i collaboratori. Inoltre le aziende puntano a migliorare l’atmosfera dei luoghi di lavoro, con benefici per la produttività e reputazione aziendale. La crescente importanza dei piani di welfare nelle politiche retributive delle imprese italiane coincide con l’aumentata aspettativa dei lavoratori verso una remunerazione che non sia soltanto monetaria. Secondo le aziende intervistate, tra le necessità più urgenti ci sono prima di tutto le misure per l’assistenza familiare, come i servizi scolastici e il baby-sitting, seguite dalle prestazioni assicurative e dai servizi legati al benessere personale. Stanno conoscendo un rapido sviluppo anche le gift card, i buoni pasto e il rimborso per le spese legate ai trasporti pensato per i pendolari. 

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