Assistenza ed evasione fiscale gravano sul welfare
A Roma, i dati del bilancio previdenziale
22/02/2018
È stato presentato ieri, al governo e alle commissioni parlamentari, il Quinto Rapporto sul Bilancio del sistema previdenziale italiano, realizzato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.
Il rapporto evidenzia che la spesa per prestazioni sociali incide per il 54,4% sull’intera spesa pubblica e per il 29,2% sul Pil. Ma se quella previdenziale è sotto controllo (+0,22%), la spesa per l’assistenza risulta insostenibile (+3,7 miliardi rispetto al 2015) entrando insieme al contrasto all’evasione fiscale, tra le questioni più urgenti ai fini della tenuta del sistema.
A preoccupare, infatti, sono anche i dati Irpef: solo 30,9 milioni di contribuenti hanno presentato una dichiarazione dei redditi positiva, quindi oltre la metà (50,9%) degli italiani risulta senza reddito e l’11,2% della popolazione paga oltre il 55% dell’Irpef. Secondo le stime del Centro Studi, infine, occorrono tutte le imposte dirette per finanziare la spesa del welfare relativa al 2016.
Il rapporto evidenzia che la spesa per prestazioni sociali incide per il 54,4% sull’intera spesa pubblica e per il 29,2% sul Pil. Ma se quella previdenziale è sotto controllo (+0,22%), la spesa per l’assistenza risulta insostenibile (+3,7 miliardi rispetto al 2015) entrando insieme al contrasto all’evasione fiscale, tra le questioni più urgenti ai fini della tenuta del sistema.
A preoccupare, infatti, sono anche i dati Irpef: solo 30,9 milioni di contribuenti hanno presentato una dichiarazione dei redditi positiva, quindi oltre la metà (50,9%) degli italiani risulta senza reddito e l’11,2% della popolazione paga oltre il 55% dell’Irpef. Secondo le stime del Centro Studi, infine, occorrono tutte le imposte dirette per finanziare la spesa del welfare relativa al 2016.
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