Uber: non faremo polizze
La società smentisce le voci di un imminente ingresso nel settore assicurativo
15/10/2018
Uber non ha alcun interesse a entrare nel mercato assicurativo. A sgombrare il campo da qualsiasi sospetto ci ha pensato Curtis Scott, global head of insurance della società di trasporti, intervenuto nei giorni scorsi all’InsureTech Connect di Las Vegas. “Posso assicurare – ha affermato – che Uber non ha questo desiderio. Siamo una tech company che si occupa di logistica, ed è quello che vogliamo continuare a fare”.
L’ipotesi era emersa negli ultimi mesi, sulla scia di indiscrezioni, timide aperture del top management e, soprattutto, del sempre più ampio pacchetto di benefit e coperture che viene offerto agli autisti della società. Sullo sfondo resta poi la suggestione, in alcuni casi sempre più concreta, di un imminente ingresso dei giganti del web nel mercato assicurativo: solo qualche mese fa, tanto per citare un caso, un report di Bain aveva pronosticato una possibile entrata di Amazon nel settore bancario e, successivamente, in quello assicurativo.
Stando alle parole di Scott, Uber dovrebbe così continuare a condividere dati e collaborare con compagnie come Allstate, Farmers e James River Insurance per offrire soluzioni assicurative agli autisti della sua flotta. "Il mio obiettivo - ha spiegato - è acquistare polizze nella maniera più intelligente possibile, e contribuire a creare buoni prodotti assicurativi".
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Curtis scott,