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Pirateria stradale, negli ultimi sei anni più di 600 vittime

È quanto emerge dall'ultimo osservatorio dell'Asaps

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I pirati della strada negli ultimi sei anni hanno provocato 653 morti. È quanto emerge dall'analisi realizzata dall'Osservatorio sulla pirateria stradale dell'Asaps (associazione amici della polizia stradale), che ha raccolto ed elaborato le informazioni relative alle omissioni di soccorso e fuga registrate nel periodo tra il 2008 e 2013. Alle 653 vittime si devono aggiungere i 4.168 eventi e 4.943 feriti: secondo l'Asaps, si tratta di una vera e propria macro-emergenza, che è purtroppo sottostimata perché nessuno, a parte la nostra associazione, si è mai preoccupato di monitorare un fenomeno criminale così violento". I pirati vengono arrestati, ma non sempre: nei sei anni della rilevazione, solo 2.711 (65%) sono stati identificati, lasciando 2.233 casi aperti. Tra i pirati identificati, il 26,4% è risultato in stato di ebbrezza alcolica (716 episodi), un dato che corrisponde anche a 172 delle 653 vittime totali. "Si tratta di un dato da considerare fortemente sottostimato - precisa il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni - poiché essendo accertabile solo nel momento in cui il pirata viene catturato nell'immediatezza del fatto, è evidente che quando la cattura del fuggitivo avviene a distanza di ore o giorni, i fumi dell'alcol o della droga (comunque accertata in 70 casi) sono ormai svaniti. È facile stimare quindi - conclude Biserni - che il 40/50% dei pirati fosse sotto l'effetto dell'alcol o droga".


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