Cyber risk, prevenire è meglio che curare
Uno dei problemi maggiori, in una società in evoluzione e nella quali i computer stanno prendendo lentamente il sopravvento, è quello di proteggere i nostri segreti. Password, codici, account, conti in banca sono sempre più spesso lasciati in balia di malintenzionati che superando firewall, antivirus e barriere di ogni tipo si introducono nei nostri computer per rubare le nostre identità.
Le nostre chiavi di accesso al mondo informatico sono una proprietà importante. Ed è giusto che le assicurazioni si muovano per proteggere un bene così prezioso, quasi inestimabile se capitasse nelle mani sbagliate. Ma quanto costa proteggere i nostri segreti? E' quello che stanno cercando di capire Allianz e Deutsche Telekom, in campo per trovare una soluzione che colpisca alla radice questo problema. Prevenendo piuttosto che curando.
La partnership tra il colosso tedesco delle assicurazioni e quello delle comunicazioni è volta alla ricerca di strumenti informatici integrati per i clienti retail e corporate, in grado di fornire la necessaria sicurezza di cui gli utenti hanno bisogno quando utilizzano la rete. Allianz fornendo le basi di analisi del rischio, DT le infrastrutture avanzate e le competenze tecniche.
Il tutto seguendo due strategie diverse: una rivolta alle grandi aziende, che hanno già evidenziato la necessità di agire su questo campo nell'Allianz Risk Barometer per il 2014; un'altra rivolta ai consumatori privati, per permettere di avere sempre sotto controllo la situazione e di monitorare quello che accade attorno a loro, anche tramite lo smartphone.
Tecnologia, assistenza e copertura del rischio. Tre armi in mano al duo Allianz-Deutsche Telekom per aiutare i clienti in uno scenario sempre più complesso. Armi condivise e sviluppate assieme. Per non perdere di vista l'obiettivo finale di protezione del cliente. Il tutto cercando di non stravolgere le vite degli assicurati. L'informatica e la digitalizzazione sono ormai una parte importante nella vita di tutti i giorni. Hanno semplificato tante cose che non vogliono essere complicate con l'introduzione di nuovi tool protettivi. Lo sviluppo positivo darà quindi una mano a ripararsi da quelli che possono essere gli sviluppi negativi dell'eccessiva confidenza negli strumenti informatici.
Telekom ha sempre investito in soluzioni innovative, partendo dalla tecnologia cloud. Ora che è possibile utilizzare questa conoscenza in collaborazione con Allianz, le due società hanno capito che è solo questione di tempo per arrivare all'offerta di prodotti abbinati, assicurativi e informatici allo stesso tempo. L'obiettivo, in un periodo in cui la base clientelare è sempre più frammentata, è quello di arrivare all'offerta di servizi sempre più orientati al cliente. Su misura. Un concetto che ritorna in tutti i campi, ma che in questo caso nasconde delle difficoltà maggiori.
In particolare la velocità con la quale le novità si susseguono in ambito informatico. Con gli hacker che sono sempre un passo più avanti. E' quindi positivo sapere che Allianz stia tentando di fronteggiare il problema con il dovuto anticipo. In secondo luogo un ulteriore quesito è stato avanzato qualche giorno fa da Stephen Hawking: le macchine ci sovrasteranno? Il celebre fisico britannico, da anni costretto a vivere "artificialmente" ha ammesso che la rapidità di evoluzione degli apparati tecnologici è maggiore, quasi fossero in grado di "pensare da soli". Pensieri forti, futuristici e catastrofali. Allianz e DT saranno costrette, quindi, a correre ancora più veloce? .
Matteo Cominelli
Esperto mercato assicurativo e Consulente con sede a Londra
Le nostre chiavi di accesso al mondo informatico sono una proprietà importante. Ed è giusto che le assicurazioni si muovano per proteggere un bene così prezioso, quasi inestimabile se capitasse nelle mani sbagliate. Ma quanto costa proteggere i nostri segreti? E' quello che stanno cercando di capire Allianz e Deutsche Telekom, in campo per trovare una soluzione che colpisca alla radice questo problema. Prevenendo piuttosto che curando.
La partnership tra il colosso tedesco delle assicurazioni e quello delle comunicazioni è volta alla ricerca di strumenti informatici integrati per i clienti retail e corporate, in grado di fornire la necessaria sicurezza di cui gli utenti hanno bisogno quando utilizzano la rete. Allianz fornendo le basi di analisi del rischio, DT le infrastrutture avanzate e le competenze tecniche.
Il tutto seguendo due strategie diverse: una rivolta alle grandi aziende, che hanno già evidenziato la necessità di agire su questo campo nell'Allianz Risk Barometer per il 2014; un'altra rivolta ai consumatori privati, per permettere di avere sempre sotto controllo la situazione e di monitorare quello che accade attorno a loro, anche tramite lo smartphone.
Tecnologia, assistenza e copertura del rischio. Tre armi in mano al duo Allianz-Deutsche Telekom per aiutare i clienti in uno scenario sempre più complesso. Armi condivise e sviluppate assieme. Per non perdere di vista l'obiettivo finale di protezione del cliente. Il tutto cercando di non stravolgere le vite degli assicurati. L'informatica e la digitalizzazione sono ormai una parte importante nella vita di tutti i giorni. Hanno semplificato tante cose che non vogliono essere complicate con l'introduzione di nuovi tool protettivi. Lo sviluppo positivo darà quindi una mano a ripararsi da quelli che possono essere gli sviluppi negativi dell'eccessiva confidenza negli strumenti informatici.
Telekom ha sempre investito in soluzioni innovative, partendo dalla tecnologia cloud. Ora che è possibile utilizzare questa conoscenza in collaborazione con Allianz, le due società hanno capito che è solo questione di tempo per arrivare all'offerta di prodotti abbinati, assicurativi e informatici allo stesso tempo. L'obiettivo, in un periodo in cui la base clientelare è sempre più frammentata, è quello di arrivare all'offerta di servizi sempre più orientati al cliente. Su misura. Un concetto che ritorna in tutti i campi, ma che in questo caso nasconde delle difficoltà maggiori.
In particolare la velocità con la quale le novità si susseguono in ambito informatico. Con gli hacker che sono sempre un passo più avanti. E' quindi positivo sapere che Allianz stia tentando di fronteggiare il problema con il dovuto anticipo. In secondo luogo un ulteriore quesito è stato avanzato qualche giorno fa da Stephen Hawking: le macchine ci sovrasteranno? Il celebre fisico britannico, da anni costretto a vivere "artificialmente" ha ammesso che la rapidità di evoluzione degli apparati tecnologici è maggiore, quasi fossero in grado di "pensare da soli". Pensieri forti, futuristici e catastrofali. Allianz e DT saranno costrette, quindi, a correre ancora più veloce? .
Matteo Cominelli
Esperto mercato assicurativo e Consulente con sede a Londra
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