Pianificazione successoria, la proposta di Vitis Life
Si tratta di FlexiPatrimonium, assicurazione unit linked a vita intera
30/01/2014
Si sta svolgendo in queste ore il Pf Expo, l'evento formativo dedicato ai professionisti della finanza. È qui che Cristiano Abbate, country manager per l'Italia di Vitis Life, ha presentato la proposta della compagnia per pianificare la successione attraverso prodotti assicurativi.
Si tratta di Vitis FlexiPatrimonium, contratto di assicurazione unit linked a vita intera, collegato a uno più fondi interni dedicati, fondi interni collettivi o fondi esterni, con un premio unico iniziale minimo di 255mila euro. Il prodotto è chiaramente indirizzato a una clientela italiana di fascia alta e si caratterizza per un'architettura aperta, che dà la possibilità di scelta del gestore finanziario della polizza e della banca depositaria degli asset sottostanti.
Si tratta di Vitis FlexiPatrimonium, contratto di assicurazione unit linked a vita intera, collegato a uno più fondi interni dedicati, fondi interni collettivi o fondi esterni, con un premio unico iniziale minimo di 255mila euro. Il prodotto è chiaramente indirizzato a una clientela italiana di fascia alta e si caratterizza per un'architettura aperta, che dà la possibilità di scelta del gestore finanziario della polizza e della banca depositaria degli asset sottostanti.
Il contratto gode di tutti i vantaggi legali e fiscali del diritto italiano, tra cui l'insequestrabilità e impignorabilità, la libertà di designazione dei beneficiari, la costituzione in pegno della polizza per garantire un credito, la tassazione delle plusvalenze, il prelievo dell'imposta di bollo solo al momento della liquidazione e l'esonero dalle imposte di successione. Tuttavia si tratta di un contratto che beneficia dell'applicazione della normativa prudenziale lussemburghese: "gli attivi sottostanti la polizza - fa sapere Abbate - sono detenuti dalla banca depositaria e monitorati dall'organo di sorveglianza del settore assicurativo lussemburghese, e in caso d'impossibilità della compagnia a far fronte ai propri impegni, il contraente è creditore di primo rango su tali attivi".
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