Itas e Reale lanciano il Premio Nazionale Mutualità

Itas Mutua e Reale Mutua hanno presentato oggi, con una nota congiunta, la prima edizione del Premio Nazionale Mutualità. L’iniziativa, come si legge nel comunicato stampa, si propone di “offrire strumenti necessari a fronteggiare le sfide poste dall’odierno contesto generale e sostenere le buone prassi e le progettualità che possano aiutare lo sviluppo e la crescita dell’economia sociale italiana”.

Il bando è accessibile sul sito www.premiomutualita.it per fondazioni, mutue, associazioni, cooperative, imprese sociali che siano in grado di realizzare un progetto che porti con sé soluzioni o servizi innovativi e che sia caratterizzato da un approccio mutualistico negli scopi o nel modello organizzativo. Sarà possibile presentare la propria candidatura entro il 30 aprile 2023: dopo una prima fase di selezione, i finalisti saranno valutati da una commissione composta da esperti e professionisti del mondo dell’economia sociale. La cerimonia di premiazione si terrà a Roma il 30 maggio 2023: il miglior progetto riceverà un riconoscimento economico di 100mila euro che dovrà essere utilizzato per la realizzazione del progetto stesso.

“Siamo davvero orgogliosi di collaborare con Reale Mutua per sprigionare al meglio i nostri valori condivisi”, ha commentato Giuseppe Consoli, presidente di Itas Mutua. “Il Premio Mutualità rappresenta un’occasione fondamentale – ha proseguito – per contribuire concretamente a sostenere l’economia italiana attraverso il rafforzamento di un modello economico di cui siamo fieri rappresentanti e che è in grado di generare valore aggiunto per il Paese oltre che accompagnare nello sviluppo sociale intere comunità”.

“La mutualità non è un’idea astratta ma è un fatto concreto, risultato di anni di storia, di impegno, di serietà e di attenzione quotidiana”, ha dichiarato Luigi Lana, presidente di Reale Mutua. “Con il Premio Mutualità, insieme ad Itas, vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato, l’agire e l’efficacia della mutualità come modello economicamente e socialmente sostenibile”.