Vitis Life punta sull'Italia
La compagnia lussemburghese vuole ampliare ulteriormente il mercato nel nostro Paese, portandolo dal 15% al 25% degli attivi
14/10/2013
Sono ormai quasi dieci anni che Vitis Life opera in Italia, offrendo polizze vita a una clientela di fascia alta. Il nostro Paese è diventato uno dei maggiori mercati per la compagnia lussemburghese (il secondo per importanza), che ha tutta l'intenzione di continuare a puntare sullo Stivale e portare il mercato nostrano entro il 2014 dall'attuale 15% al 20-25% degli attivi. L'importanza strategica del mercato italiano per Vitis Life è stata sottolineata nel corso di un incontro che la compagnia, la scorsa settimana, ha avuto con la stampa italiana di settore: presenti il direttore generale, Marc Stevens, il country manager Italia, Cristiano Abbate, e il legal officer Italia Vittorio Squadrilli.
Chi sottoscrive una polizza Vitis Life può accedere sia a fondi interni dedicati, sia a fondi interni collettivi. I vantaggi - spiegano i rappresentanti della compagnia - sono rilevanti soprattutto in tema di flessibilità degli attivi finanziari selezionabili come investimenti sottostanti al contratto e in materia di protezione del premio assicurativo versato". Il sottoscrittore di un contratto lussemburghese gode di una tutela particolare offerta in primo luogo da una separazione giuridica e contabile degli attivi propri della compagnia rispetto agli attivi rappresentativi. Su questa separazione veglia l'Autorità di controllo lussemburghese che approva preventivamente le banche presso cui gli attivi rappresentativi saranno depositati, e ha il potere di congelare tempestivamente i conti in caso di problemi di liquidità della compagnia.
"Sin dall'inizio della nostra attività sul territorio italiano - spiegano - operiamo come sostituto d'imposta, provvedendo direttamente l'applicazione delle imposte dovute dal cliente in relazione al contratto di assicurazione, sollevandolo dai relativi adempimenti". In Italia la compagnia opera in regime di libera prestazione di servizi con buona parte degli oltre 50 gestori patrimoniali, 50 banche depositarie e 30 intermediari con i quali Vitis Life ha stretto accordi in Europa. Il premio medio dei contratti italiani è di 1,6 milioni di euro, per una raccolta complessiva di più di 340 milioni. L'intenzione è ora quella di espandere il numero dei partner e investire nel rafforzamento dell'immagine con attività mirate.
Chi sottoscrive una polizza Vitis Life può accedere sia a fondi interni dedicati, sia a fondi interni collettivi. I vantaggi - spiegano i rappresentanti della compagnia - sono rilevanti soprattutto in tema di flessibilità degli attivi finanziari selezionabili come investimenti sottostanti al contratto e in materia di protezione del premio assicurativo versato". Il sottoscrittore di un contratto lussemburghese gode di una tutela particolare offerta in primo luogo da una separazione giuridica e contabile degli attivi propri della compagnia rispetto agli attivi rappresentativi. Su questa separazione veglia l'Autorità di controllo lussemburghese che approva preventivamente le banche presso cui gli attivi rappresentativi saranno depositati, e ha il potere di congelare tempestivamente i conti in caso di problemi di liquidità della compagnia.
"Sin dall'inizio della nostra attività sul territorio italiano - spiegano - operiamo come sostituto d'imposta, provvedendo direttamente l'applicazione delle imposte dovute dal cliente in relazione al contratto di assicurazione, sollevandolo dai relativi adempimenti". In Italia la compagnia opera in regime di libera prestazione di servizi con buona parte degli oltre 50 gestori patrimoniali, 50 banche depositarie e 30 intermediari con i quali Vitis Life ha stretto accordi in Europa. Il premio medio dei contratti italiani è di 1,6 milioni di euro, per una raccolta complessiva di più di 340 milioni. L'intenzione è ora quella di espandere il numero dei partner e investire nel rafforzamento dell'immagine con attività mirate.
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