Cattolica, nel primo trimestre 2013 utile a 24 milioni di euro (+26,3%)
Aumenta la raccolta nel vita, con il contributo del canale bancario
16/05/2013
Il primo trimestre di Cattolica Assicurazioni si chiude con un utile in aumento del 26,3% sullo stesso periodo del 2012, a quota 24 milioni, una raccolta premi complessiva che supera il miliardo di euro e un margine di solvibilità pari a 1,55 volte il minimo previsto. L'utile netto di gruppo risulta si attesta a 21 milioni contro i 16 milioni dell'esercizio precedente (+31,3%). Aumenta anche la raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto danni e vita, andando a superare il miliardo di euro, in aumento del 24,9% rispetto agli 859 milioni dell'esercizio precedente.
La raccolta premi del lavoro diretto passa da 398 milioni al 31 marzo 2012 a 406 milioni a fine marzo 2013 (+2,1%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a 248 milioni, in crescita del 3,8% rispetto al 31 marzo 2012. I rami non auto, con una raccolta premi pari a 158 milioni risultano sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (159 milioni). Nel comparto danni la buona performance industriale si riflette nel combined ratio, che si attesta al 94,5% (da 96,5% al 31 marzo 2012), evidenziando un ulteriore miglioramento anche rispetto a fine esercizio 2012 (95,7%).
Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 654 milioni di euro. Il miglioramento rispetto all'anno precedente (+45,4%) è dovuto principalmente alla raccolta dei rami tradizionali I (+60,3%) e V (+37,3%) che segnano una netta ripresa.
Cattolica continua a crescere in una situazione di mercato che permane fortemente critica e lo fa grazie ad un rafforzamento della sua capacità competitiva - ha spiegato il presidente Paolo Bedoni - presupposto a sua volta necessario per cogliere le opportunità che potranno venire da una ripresa dell'economia nazionale ed europea che ci auguriamo non lontana".
L'amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli ha sottolineato come "i dati del primo trimestre del 2013 confermano il consolidamento del trend di crescita registrato nel bilancio del 2012: all'aumento dell'utile e della raccolta premi complessiva si accompagnano i dati positivi del combined ratio e della situazione patrimoniale. Mazzucchelli, in particolare, pone in evidenza "l'inversione di tendenza in un ramo critico come la gestione vita nel quale al notevole incremento della raccolta ha contribuito in maniera rilevante il canale bancario".
La raccolta premi del lavoro diretto passa da 398 milioni al 31 marzo 2012 a 406 milioni a fine marzo 2013 (+2,1%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a 248 milioni, in crescita del 3,8% rispetto al 31 marzo 2012. I rami non auto, con una raccolta premi pari a 158 milioni risultano sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (159 milioni). Nel comparto danni la buona performance industriale si riflette nel combined ratio, che si attesta al 94,5% (da 96,5% al 31 marzo 2012), evidenziando un ulteriore miglioramento anche rispetto a fine esercizio 2012 (95,7%).
Nel segmento vita la raccolta da lavoro diretto si attesta a 654 milioni di euro. Il miglioramento rispetto all'anno precedente (+45,4%) è dovuto principalmente alla raccolta dei rami tradizionali I (+60,3%) e V (+37,3%) che segnano una netta ripresa.
Cattolica continua a crescere in una situazione di mercato che permane fortemente critica e lo fa grazie ad un rafforzamento della sua capacità competitiva - ha spiegato il presidente Paolo Bedoni - presupposto a sua volta necessario per cogliere le opportunità che potranno venire da una ripresa dell'economia nazionale ed europea che ci auguriamo non lontana".
L'amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli ha sottolineato come "i dati del primo trimestre del 2013 confermano il consolidamento del trend di crescita registrato nel bilancio del 2012: all'aumento dell'utile e della raccolta premi complessiva si accompagnano i dati positivi del combined ratio e della situazione patrimoniale. Mazzucchelli, in particolare, pone in evidenza "l'inversione di tendenza in un ramo critico come la gestione vita nel quale al notevole incremento della raccolta ha contribuito in maniera rilevante il canale bancario".
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