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Fonsai perde 799,6 milioni di euro sul consolidato

La Milano riduce le perdite a 216 milioni

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Fonsai archivia il 2012 con una perdita netta consolidata di 799,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 1.034,6 milioni nel 2011. La compagnia al centro della fusione con Unipol ha motivato il risultato con le pulizie in bilancio decise a seguito di un confronto con la Consob. La compagnia ha dovuto implementare le riserve sinistri dei rami danni degli esercizi precedenti per 808 milioni, rettifiche per 742 milioni, a cui c'è da sommare l'impatto di 86 milioni del fallimento di Imco e Siniergia le holding della famiglia Ligresti. 

Altre svalutazioni sono derivate da strumenti finanziari disponibili per la vendita (Afs) per 188 milioni, da immobili e iniziative di real estate per 294 milioni e di avviamenti di controllate per 260 milioni. L'intero gruppo assicurativo appartenuto ai Ligresti nel 2012 ha fatto segnare una raccolta premi in calo del 7,2% a 10 miliardi di euro. Il margine di solvibilità è invece salito al 109,5% da un pesante 78,2% del 2011

La capogruppo ha perso un netto 722,7 milioni, contro i 1.020,4 milioni nel 2011. Anche in questo caso hanno pesato le svalutazioni, in questo caso della Milano Assicurazioni per 428 milioni. Anche l'anno scorso l'impairment della Milano era pesato per 233 milioni.

L'altra compagnia dell'ex impero Ligresti, la Milano Assicurazioni, ha segnato nel 2012 una perdita di gruppo di 216 milioni contro un rosso di 487,5 milioni stabilito a fine 2011. Anche per la Milano ha pesato la rivalutazione di riserve degli esercizi precedenti per circa 460 milioni e le rettifiche di valore per 147 milioni, di cui 91 milioni su immobili e 56 milioni su strumenti finanziari. Il fallimento di Imco e Sinergia, dalle quali la compagnia vantava crediti, è pesato per 62 milioni. Anche la raccolta premi ha registrato un calo del 7,8% a 3,1 miliardi, mentre il margine di solvibilità consolidato si è attestato al 115,7%. L'utile civilistico, infine, ha chiuso in perdita per 82,9 milioni, in netto miglioramento rispetto ai 783,3 milioni del 2011.

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