Generali, confermata la A di Standard & Poor's
Il rating riflette il giudizio positivo dell'agenzia sul management e sulla governance del gruppo
24/01/2013
Riconfermato il giudizio di Standard & Poor's su Generali, che mantiene il rating A sul lungo termine e sulla solidità finanziaria del gruppo, con outlook negativo. Il punteggio è due gradini sopra il rating a lungo termine del debito italiano.
La decisione dell'agenzia di rating rimuove il creditwatch negativo avviato lo scorso giugno, e riflette la convinzione sull'impegno del top management nel rafforzare l'adeguatezza patrimoniale del gruppo verso livelli più coerenti con il rating A nei prossimi due anni.
Il giudizio è positivo grazie all'elevata diversificazione internazionale e al forti posizioni di mercato in Paesi europei ad alto rating", si legge in una nota di S&P. L'outlook negativo riflette i rischi di esecuzione legati al processo di dismissione di asset e gli obiettivi di recupero di redditività, oltre che l'incertezza riguardante il futuro dei mercati chiave della compagnia, in particolare l'Italia.
"I rating sul gruppo Generali riflettono il nostro giudizio di una posizione competitiva davvero forte e di una performance operativa solida", sottolinea l'agenzia, che ha anche migliorato la sua visione sul management e sulla governance di Generali a "soddisfacente" da "fair". In particolare la casa americana mette in risalto la crescente trasparenza dei target strategici, oltre alle iniziative sul lato dei costi, evidenziando in particolare che il top management di Generali "è impegnato a rafforzare l'adeguatezza del patrimonio in rapporto al suo profilo di rischio, e a incrementare significativamente i suoi profitti nel 2013 e nel 2014".
La conferma del voto A di S&P su Generali "è una importante testimonianza del buon lavoro che è stato fatto dai colleghi e dalla compagnia nelle ultime settimane". Con queste parole il group ceo Mario Greco ha commentato da Davos il giudizio espresso dall'agenzia americana. "Il fatto che il nostro rating sia così forte - prosegue - ci darà ulteriore potere nelle prossime settimane. Arriviamo qui dopo un periodo di grandi cambiamenti e di importanti operazioni".
La decisione dell'agenzia di rating rimuove il creditwatch negativo avviato lo scorso giugno, e riflette la convinzione sull'impegno del top management nel rafforzare l'adeguatezza patrimoniale del gruppo verso livelli più coerenti con il rating A nei prossimi due anni.
Il giudizio è positivo grazie all'elevata diversificazione internazionale e al forti posizioni di mercato in Paesi europei ad alto rating", si legge in una nota di S&P. L'outlook negativo riflette i rischi di esecuzione legati al processo di dismissione di asset e gli obiettivi di recupero di redditività, oltre che l'incertezza riguardante il futuro dei mercati chiave della compagnia, in particolare l'Italia.
"I rating sul gruppo Generali riflettono il nostro giudizio di una posizione competitiva davvero forte e di una performance operativa solida", sottolinea l'agenzia, che ha anche migliorato la sua visione sul management e sulla governance di Generali a "soddisfacente" da "fair". In particolare la casa americana mette in risalto la crescente trasparenza dei target strategici, oltre alle iniziative sul lato dei costi, evidenziando in particolare che il top management di Generali "è impegnato a rafforzare l'adeguatezza del patrimonio in rapporto al suo profilo di rischio, e a incrementare significativamente i suoi profitti nel 2013 e nel 2014".
La conferma del voto A di S&P su Generali "è una importante testimonianza del buon lavoro che è stato fatto dai colleghi e dalla compagnia nelle ultime settimane". Con queste parole il group ceo Mario Greco ha commentato da Davos il giudizio espresso dall'agenzia americana. "Il fatto che il nostro rating sia così forte - prosegue - ci darà ulteriore potere nelle prossime settimane. Arriviamo qui dopo un periodo di grandi cambiamenti e di importanti operazioni".
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